Otto Ellison von Nidlef: differenze tra le versioni
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A metà luglio 1915 lasciò l'incarico a Riva perché fu nominato comandante del settore [[Lavarone]] sull'omonimo [[Altopiano di Lavarone|Altopiano]].<ref>Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 2 Das Kriegsjahr 1915'' p. 785</ref>
Sotto il suo commando fu respinto un mese dopo tra il 24 e il 25 agosto 1915 un attacco della fanteria italiana nella cosiddetta [[Battaglia del Col Basson]]. Azione che fu onorata nel 1917 con la [[Ordine militare di Maria Teresa|Croce di Cavaliere dell'Ordine di Maria Theresia]], la più alta onorificenza dell'esercito austro-ungarico. I reparti da lui comandati furono in seguito raggruppati nel ''Gruppo Ellison'' e subordinati alla 8ª Divisione di fanteria al comando del [[
Durante l'offensiva austro-ungarica della primavera 1916, meglio nota con il nome [[Strafexpedition]], guidò i suoi reparti alle dipendenze della 22ª Divisione Schützen nell'attacco alla [[Cima Portule|Cima Kempel]] sull'[[Altopiano di Asiago]]. In seguito il Gruppo che portò il suo nome fu sciolto e Ellison fu posto al comando della 43ª Brigata di fanteria della milizia territoriale con la quale occupò prima la zona del [[Monte Zebio]] e dopo la fine dell'offensiva e il parziale ritiro delle truppe austro-ungariche la linea Monte Rasta-[[Forte Interrotto|Interrotto]]-Katze.<ref name=Fontana/>
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