Villa Baviera: differenze tra le versioni

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'''Villa Baviera''', nota anche come '''Colonia Dignidad''', è un villaggio [[cile]]no posto 35 km a sud-est di [[Parral]], [[Provinciaprovincia di Linares]], nella [[regione del Maule]], sulla sponda settentrionale del fiume [[Perquilauquén]], fondato come colonia da rifugiati [[tedeschi]] ex [[Nazionalsocialismo|nazisti]] fuggiti dalla [[Germania nazista|Germania]] dopo la fine della [[Secondaseconda guerra mondiale]]. Durante la [[Cile di Pinochet|dittatura militare]] del generale [[Augusto Pinochet]] negli [[anni 1970]] divenne un centro di internamento, [[tortura]] e assassinio di dissidenti politici. Con il ritorno della democrazia nel 1991, fu ribattezzata ''Villa Baviera'' e i suoi "residenti" furono liberati. La popolazione attuale ammonta a circa 200 abitanti.
 
== Storia ==
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=== Legami col nazismo ===
Sia la [[CIA]] sia [[Simon Wiesenthal]] hanno presentato un'ampia documentazione che testimonia come [[Josef Mengele]], noto per la sua sperimentazione umana nei campi di concentramento durante l'[[Olocausto]], abbia vissuto nella colonia.<ref>Infield, p.207</ref><ref>Peter Levenda in ''Satana e la svastica'' ( Oscar Mondadori, 2011, pp. 285-298) tratta anche dei legami di Colonia Dignidad con i nazisti tra cui [[Klaus Barbie]] (venditore di armi al [[Cile]]), con i gruppi neonazisti ''Patria y Libertad'' e il ''Partito nazista cileno'', movimenti a cui era legato anche il [[Neofascismo|neofascista]] [[Italia|italiano]] [[Stefano Delle Chiaie (politico)|Stefano Delle Chiaie]].</ref>
 
=== Torture ===
Durante la dittatura militare di [[Augusto Pinochet]], la colonia servì come centro di [[tortura]]. Nel 1991 il [[Centro nazionale per la verità e la riconciliazione]] ha rivelato che "un certo numero di persone sono state prelevate, tenute prigioniere nella colonia e sono state soggette a tortura da parte di agenti della [[Dirección de inteligencia nacional|DINA]]; inoltre, alcuni residenti hanno partecipato alle azioni".<ref>[https://www.theamericanscholar.org/the-torture-colony/ The American Scholar: The Torture Colony - Bruce Falconer<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Tv, giornali, radio e calendari erano assolutamente proibiti, i trasgressori subivano un processo di fronte alla comunità (circa 300 persone) e le pene erano corporali. Il condannato veniva inoltre privato del cibo e, in casi di recidiva, veniva trattato con psicofarmaci per fiaccarne la volontà.<ref name="ref_A">Marco Consoli, "Colonia indegnità", ''Focus storia'', n. 119, settembre 2016, pag. 26-30</ref> Molto frequente era la pratica dell'[[Terapia elettroconvulsivante|elettroshock]]; moltissimi prigionieri morirono e furono sepolti in fosse comuni.
 
Molto stretto fu il legame con il regime di Pinochet. Nella colonia vennero testati gli effetti del gas letale [[Sarin]], che la DINA voleva usare contro gli oppositori del regime. Colonia Dignidad prese parte dal 1973 all'[[Operazioneoperazione Condor]], organizzata dalla [[CIA]], in complicità con alcune dittature sudamericane: l'[[Argentina]] di [[Jorge Rafael Videla|Videla]], il Cile di Pinochet eed il [[Paraguay]] di [[Alfredo Stroessner]], volta a contrastare attività comuniste con ogni mezzo, compresi rapimenti, torture e omicidi, ma anche colpi di Stato. Le connivenze erano molto estese e coinvolgevano uomini d'affari, giudici e politici.<ref>Marco Consoli, "Colonia indegnità", ''Focus storia'', n. 119, settembre 2016, pag. 29</ref>
 
=== Accuse di abusi ===
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=== Molestie su bambini ===
Paul Schäfer, ex ufficiale paramedico della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]], era stato il fondatore e primo leader della Colonia Dignidad. Egli aveva lasciato la Germania nel [[1961]], dopo essere stato accusato di avere abusato sessualmente di due ragazzi. Il 20 maggio 1997 lasciò il Cile, perseguito dalle autorità con l'accusa di avere molestato ventisei bambini della colonia.
Schäfer era anche ricercato in relazione alla scomparsa, avvenuta nel 1985, di [[Boris Weisfeiler]], un [[ebreo americano]], professore di matematica di origine russa.<ref>{{Cita news |url=http://www.guardian.co.uk/world/2005/mar/12/warcrimes.chile |pubblicazione=[[The Guardian]] |titolo=Fugitive Nazi cult leader arrested |data=12 marzo 2005 |accesso=2 aprile 2008 | città=London | nome=Luke | cognome=Harding}}</ref>
 
Nel marzo [[2005]] fu arrestato in [[Argentina]] ed estradato in [[Cile]]. Schäfer, dopo essere stato condannato a trentatré anni di reclusione, è morto per un [[attacco cardiaco]] mentre era detenuto nel penitenziario di Santiago, il 24 aprile 2010.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.rnw.org/archive/ex-nazi-paul-schaefer-dead-chile-age-88-prison|titolo=Ex-Nazi Paul Schaefer dead in Chile age 88: prison|editore=rnw.org|accesso=19 gennaio 2016}}</ref> Altri ventidue membri della Colonia Dignidad, incluso il dottor [[Hartmut Hopp]], secondo in comando, sono stati dichiarati colpevoli di aver favorito gli [[Abuso minorile|abusi sui minori]].
 
I bambini della colonia crescevano senza sapere chi fossero i genitori, perché subito dopo il parto erano affidati agli adulti della comunità, chiamati "zii" e "zie".<ref name="ref_A" />
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La colonia esiste tutt'oggi, ma i leader dichiarano che sono stati apportati molti cambiamenti. L'attuale leader, Peter Müller, sta cercando di modernizzare la colonia, permettendo ai residenti di lasciarla per studiare all'università e accogliendo turisti. Il 26 agosto 2005, le autorità cilene hanno preso controllo della colonia e delle proprietà in relazione all'investigazione sui leader precedenti. Da allora il controllo è stato assegnato a un avvocato di stato.
 
Nell'aprile 2006 i membri della colonia hanno espresso pubbliche scuse e chiesto perdono per 40 anni di abusi perpetrati sui minori eed altre [[violazioni dei diritti dell'uomo]], in una pubblica lettera pubblicata su ''[[El Mercurio]]'', uno dei principali giornali cileni. Gli ex-membri della colonia dicono che il loro precedente leader Paul Schäfer li aveva soggiogati sia psicologicamente che fisicamente e che molestava anche i loro figli.
 
== Nella cultura di massa ==