Netivot: differenze tra le versioni
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Netivot, come gran parte degli insediamenti del [[Negev]], è caratterizzata da un forte dominio della cultura [[mizrahì]], in particolare di origine [[Marocco|marocchina]]; fino agli anni 1990 oltre il 90% della popolazione era costituito da mizrahì. In seguito giunsero in città migliaia di immigrati ebrei dai Paesi dell'ex [[Unione Sovietica]] (principalmente [[aschenaziti]] di [[lingua russa]]), che oggi rappresentano circa un quarto della popolazione. La componente mizrahì risulta tuttavia ancora dominante, negli anni 2000 rappresentava infatti il 70% degli abitanti. In particolare la città rappresenta un centro importante per la cultura e la spiritualità [[Ebrei marocchini|ebraica marocchina]], essendo stata residenza di importanti rabbini marocchini, il più importante dei quali fu [[Baba Sali]], il cui funerale, tenutosi in città nel 1984, attirò oltre {{M|100000}} fedeli. La tomba di Baba Sali a Netivot attira oggi migliaia di pellegrini ebrei marocchini da tutto il mondo.<ref>{{Cita libro|lingua=en|autore=Erez Tzfadia|autore2=Haim Yacobi|titolo=Rethinking Israeli Space: Periphery and Identity|url=https://www.google.it/books/edition/Rethinking_Israeli_Space/Bk6WXJGvH_wC?hl=it&gbpv=0|editore=Taylor & Francis|anno=2011|ISBN=9781136726057|p=28}}</ref>
== Note ==
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