Partito Operaio Socialdemocratico Russo: differenze tra le versioni
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I convenuti ufficializzarono la nascita del POSDR ed elessero un [[Comitato centrale]], composto da [[Boris L'vovič Ėjdel'man|Boris Ėjdel'man]], [[Aaron Iosifovič Kremer|Aaron Kremer]] e [[Stepan Ivanovič Radčenko|Stepan Radčenko]]; questi incaricarono [[Pëtr Berngardovič Struve|Pëtr Struve]], un intellettuale allora considerato tra i migliori marxisti russi, di redigere il manifesto che annunciava la formazione della nuova organizzazione politica.<ref>{{cita|Trockij|p. 110}}: «Non è senza sapore il fatto che quel manifesto fu compilato da Pëtr Struve, che diventò in seguito un capo del liberalismo e poi il pubblicista della reazione ecclesiastica e monarchica».</ref> Il manifesto, approvato dai congressisti, fu stampato in aprile in una tipografia clandestina di [[Babrujsk]] insieme con le ''Decisioni del Congresso''.<ref>{{cita|Nevskij|pp. 80-81}}; {{cita|Zilli|p. 268}}. Le ''Decisioni del Congresso'' sono in {{cita|''Pervyj s"ezd RSDRP. Dokumenty i materialy''|pp. 82-83}}.</ref>
La ''[[Rabočaja Gazeta]]'', fino ad allora organo del gruppo "Rabočee delo", divenne il giornale del partito. Il Comitato centrale, in quanto organo esecutivo, aveva il compito di dirigere il partito sulla base delle decisioni dei congressi. Ai singoli Comitati delle diverse nazionalità che costituivano l'Impero russo fu del resto riconosciuta un'ampia autonomia e lo stesso Bund aderì al Partito a condizione di mantenere una propria autonomia. Nel giornale del Bund, l{{'}}''Arbeiterstimme'', fu scritto che i Comitati locali avevano il diritto di rifiutare le risoluzioni del Comitato centrale «in base alle particolari condizioni» delle sedi locali.<ref>{{cita|Nevskij|p. 80}}.</ref>
Pochi giorni dopo, nella notte tra il 23 e il 24 marzo, la polizia zarista riuscì a smantellare l'organizzazione procedendo a numerosi arresti, tra i quali quelli di Kremer e di Ėjdel'man. In luglio fu scoperta anche la tipografia e vennero arrestati più di settanta membri del Bund. Il partito, appena costituito, sembrava già essere stato distrutto. Per questo motivo, [[Grigorij Evseevič Zinov'ev|Zinov'ev]] poteva scrivere nel [[1923]] che la data di fondazione del marzo 1898 era «poco significativa», perché quel congresso «non produsse quasi nessun risultato». A suo giudizio, anche l'"[[Unione operaia della Russia settentrionale]]" fondata tra il [[1877]] e il [[1878]] da [[Stepan Nikolaevič Chalturin|Chalturin]] e [[Viktor Pavloviĉ Obnorskij|Obnorskij]] poteva essere considerata a buon diritto «l'embrione di un partito operaio», come pure l'"Emancipazione del lavoro" di [[Georgij Valentinovič Plechanov|Plechanov]] e [[Pavel Borisovič Aksel'rod|Aksel'rod]], costituita nel 1883, che nel 1885, rompendo con i [[populismo russo|populisti]], aveva elaborato un progetto di programma del partito socialdemocratico, presentandosi «nella storia del movimento rivoluzionario russo come la prima organizzazione marxista».<ref>{{cita|Zinov'ev|p. 32}}.</ref>
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