Adriano Sofri: differenze tra le versioni
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In un articolo del 2008 sul ''Foglio'' e il 9 gennaio 2009, in un'intervista al ''[[Corriere della Sera]]'', pur ribadendo la sua innocenza nel delitto di concorso morale in omicidio, Adriano Sofri (poco prima dell'estinzione della pena, avvenuta tre anni dopo) si è [[Omicidio Calabresi#Assunzione di responsabilità morale da parte di Sofri|assunto la corresponsabilità morale]] dell'omicidio, per aver scritto, per esempio, «Calabresi sarai suicidato» e per aver rifiutato all'epoca di deplorare il delitto<ref name= cds08>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_08/sofri_libro_77a23c7c-dd8e-11dd-9758-00144f02aabc.shtml|titolo=Sofri: «Dissi "Calabresi sarai suicidato". Sono innocente. Ma corresponsabile»|pubblicazione=''Corriere.it''|data=18 gennaio 2009|accesso=13 aprile 2013}}</ref>.
Sofri fu uno dei pochi (un altro fu [[Carlo Ripa di Meana]], firmatario dell'appello dell{{'}}''Espresso'')<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/08/13/firmai-contro-calabresi-chiedo-scusa.html|titolo=Firmai contro Calabresi, chiedo scusa|pubblicazione=''la Repubblica''|data=13 agosto 2007|accesso=5 gennaio 2012}}</ref> a chiedere perdono per la campagna stampa contro Calabresi. Già nel 1998 Sofri aveva espresso parole di condanna per il delitto Calabresi, e presentato scuse pubbliche alla vedova del commissario per aver contribuito a istigare al [[linciaggio]] nei confronti del marito, «con l'uso di termini e l'evocazione di sentimenti detestabili allora e tanto più detestabili e orribili oggi»; Sofri si assunse quindi la colpevolezza di aver compiuto un'[[istigazione a delinquere]], pur dicendosi sempre innocente a livello penale per quanto riguarda l'ideazione e l'esecuzione dell'omicidio, e vittima di un [[errore giudiziario]]<ref name= cds08/><ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/01/27/sofri-scuse-in-tv-per-calabresi.html|titolo=Sofri, scuse in tv per Calabresi|pubblicazione=''la Repubblica''|data=27 gennaio 1998|accesso=17 maggio 2015}}</ref>.
Secondo il giornalista [[Giampiero Mughini]] (ex membro della formazione extraparlamentare e per un periodo direttore del quotidiano), in Lotta Continua molti, compreso Sofri, sapevano che qualcuno stava preparando il delitto, ma egli ne sarebbe comunque estraneo per quanto riguarda la realizzazione<ref>{{Cita news|autore=Aldo Cazzullo|url=http://www.corriere.it/cultura/09_maggio_15/libro_mughini_cazzullo_f2e6e5ae-4116-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml|titolo=Mughini: «Adriano Sofri sapeva dell'azione contro Calabresi»|pubblicazione=''Corriere della Sera''|data=15 maggio 2009|accesso=17 maggio 2015}}</ref>.
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