Odobenus rosmarus: differenze tra le versioni
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[[File:WalrusLyd2.png|thumb|Scheletro.]]
Sebbene alcuni maschi particolarmente grandi di tricheco del Pacifico possano pesare fino a {{M|2000|ul=kg}}, la maggior parte degli esemplari pesa tra gli 800 e i {{M|1680|ul=kg}}. I trichechi dell'Atlantico pesano circa il 10-20% in meno di quelli del Pacifico<ref name="Fay85"/>. I primi tendono inoltre ad avere zanne relativamente più corte e muso più schiacciato. Le femmine pesano circa due terzi dei maschi: quelle di ''O. r. rosmarus'' pesano circa 560 kg, sebbene talvolta non superino i 400 kg, mentre quelle di ''O. r. divergens'' pesano circa 794 kg<ref>{{cita testo|url=http://141.213.176.11/site/accounts/information/Odobenus_rosmarus.html|titolo=Odobenus rosmarus walrus|urlarchivio=https://archive.today/20160320011518/http://141.213.176.11/site/accounts/information/Odobenus_rosmarus.html }}. Animal Diversity Web</ref>. La lunghezza varia dai 2,2 ai 3,6 m<ref>{{cita testo|url=http://animals.nationalgeographic.com/animals/mammals/walrus/|titolo=Walrus. Odobenus rosmarus|accesso=18 marzo 2012|dataarchivio=14 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100114005532/http://animals.nationalgeographic.com/animals/mammals/walrus/|urlmorto=sì}} . National Geographic</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.hww.ca/en/species/mammals/atlantic-walrus.html|titolo=Hinterland Who's Who - Atlantic walrus<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120626230539/http://www.hww.ca/en/species/mammals/atlantic-walrus.html }}</ref>. Il tricheco è il secondo pinnipede più grande del mondo, dopo le due specie di [[Mirounga|elefante marino]].
Il tricheco presenta caratteristiche in comune sia con i leoni marini ([[Otariidae|Otaridi]]) che con le foche ([[Phocidae|Focidi]]). Come gli Otaridi, è in grado di rivolgere in avanti le pinne posteriori e di camminare su tutte e quattro le zampe; tuttavia, in acqua si sposta nuotando con una tecnica simile a quella dei Focidi, utilizzando poco le zampe e spostandosi con movimenti sinuosi di tutto il corpo<ref name="Fay85"/>. Sempre come questi ultimi, è privo di orecchie esterne.
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=== Riproduzione ===
[[File:Noaa-walrus12.jpg|thumb|left|Combattimento tra trichechi.]]
In natura i trichechi vivono circa 20-30 anni<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Fay, F.H.
La [[gestazione]] dura 15-16 mesi. Durante i primi 3-4 mesi, però, la [[blastula]] sospende lo sviluppo prima di impiantarsi nella placenta. Questa strategia di impianto ritardato, comune tra i pinnipedi, si è evoluta presumibilmente per ottimizzare sia la stagione degli accoppiamenti che quella delle nascite, determinate da condizioni ecologiche che favoriscono la sopravvivenza dei neonati<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Sandell, M.|anno = 1990|titolo = The Evolution of Seasonal Delayed Implantation|url = https://archive.org/details/sim_quarterly-review-of-biology_1990-03_65_1/page/23|rivista = [[The Quarterly Review of Biology]]|volume = 65|numero = 1|pp = 23–42|doi = 10.1086/416583|pmid = 2186428}}</ref>. I piccoli nascono durante la migrazione primaverile, tra aprile e giugno. Alla nascita pesano 45–75 kg e sono già in grado di nuotare. Essi vengono allattati dalle madri per più di un anno, fino allo svezzamento, ma rimangono in loro compagnia fino all'età di 3-5 anni<ref name="Fay82"/>. Poiché l'ovulazione è soppressa fintanto allattano, le femmine partoriscono al massimo una volta ogni due anni: questa caratteristica fa del tricheco il pinnipede con il più basso tasso riproduttivo<ref>{{Cita libro|curatore = Evans, P.G.H. & Raga, J.A. (eds)|anno = 2001|titolo = Marine mammals: biology and conservation|città = London & New York|editore = Springer|url=http://books.google.com/books?id=riDDOeRd9JAC&printsec=frontcover|isbn=0-306-46573-6}}</ref>.
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Il tricheco gioca un ruolo importante nella [[religione]] e nel [[folklore]] di molti popoli [[artide|artici]]. La pelle e le ossa vengono impiegate in alcune cerimonie e l'animale compare frequentemente nelle leggende. Ad esempio, in una versione [[ciukci]] del largamente diffuso mito del Corvo, nel quale il [[Kutkh|Corvo]] recupera il sole e la luna da uno spirito maligno seducendone la figlia, il padre adirato scaglia la figlia da un'alta scogliera e questa, una volta precipitata in acqua, ne riemerge come un tricheco - probabilmente il tricheco originale. Secondo varie leggende, le zanne erano formate dalle strisce di muco della fanciulla in lacrime o dalle sue lunghe trecce<ref name="Bogoras">{{Cita pubblicazione|autore=Bogoras, W.|anno= 1902|titolo= The Folklore of Northeastern Asia, as Compared with That of Northwestern America|url=https://archive.org/details/jstor-659376|rivista=American Anthropologist|volume=4|numero=4|pp={{cita testo|url=https://archive.org/details/jstor-659376/page/n1|titolo=577}}–683|doi=10.1525/aa.1902.4.4.02a00020}}</ref>. Questo mito è probabilmente correlato al mito chukchi del vecchio tricheco dalla testa di donna che domina il fondo del mare, che a sua volta è in stretta relazione con la dea inuit [[Sedna (mitologia)|Sedna]]. Sia in [[Circondario autonomo della Čukotka|Čukotka]] che in [[Alaska]], si crede che l'[[aurora boreale]] sia un mondo particolare abitato dagli uomini uccisi con violenza, i cui raggi cangianti rappresentano le anime decedute che giocano a palla con la testa di un tricheco<ref name="Bogoras"/><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Boas, Franz|anno= 1901|titolo=The Eskimo of Baffin Land and Hudson Bay|rivista= Bull. Am. Mus. Nat. History|volume=xv|url=http://books.google.com/books?id=FOkiAQAAMAAJ|numero= Pt. I|p=146}}</ref>.
A causa dell'aspetto caratteristico, della grande mole e dei baffi e delle zanne immediatamente riconoscibili, il tricheco compare anche nella cultura popolare di popoli che non hanno diretta esperienza con l'animale, in particolare nella letteratura per bambini inglese. Forse il più noto di essi è quello che compare nella bizzarra poesia ''[[The Walrus and the Carpenter|Il Tricheco e il Carpentiere]]'' di [[Lewis Carroll]], che comparve per la prima volta, nel 1871, nel libro ''[[Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò|Attraverso lo Specchio]]''. Nella poesia, l'[[antieroe]] [[eponimo]] usa l'inganno per mangiarsi un gran numero di [[Ostrea|ostriche]]. Sebbene Carroll ritragga con accuratezza l'appetito biologico del tricheco per i molluschi bivalvi, le ostriche, diffuse prevalentemente in ambienti [[Battigia|litorali]] e [[Piano mesolitorale|intertidali]], costituiscono in realtà solo una parte insignificante della dieta dell'animale, perfino in cattività<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Kastelein, R.A., Wiepkema, P.R. and Slegtenhorst, C.|anno = 1989|titolo = The use of molluscs to occupy Pacific walrusses (''Odobenus rosmarus divergens'') in human care|rivista = Aquatic Mammals 15.1|pp = 6–8|volume = 15|url = http://en.scientificcommons.org/1064548|accesso = 18 marzo 2012|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110928220552/http://en.scientificcommons.org/1064548|urlmorto = sì}} {{cita testo|url=http://www.aquaticmammalsjournal.org/share/AquaticMammalsIssueArchives/1989/Aquatic_Mammals_15_1/Kastelein_Wiepkema_Slegtenhorst.pdf|titolo=PDF copy|accesso=18 marzo 2012|dataarchivio=29 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200229232717/https://www.aquaticmammalsjournal.org/share/AquaticMammalsIssueArchives/1989/Aquatic_Mammals_15_1/Kastelein_Wiepkema_Slegtenhorst.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
Un'altra apparizione del tricheco nella letteratura è nel racconto ''La Foca Bianca'' nel ''[[Il libro della giungla|Libro della Giungla]]'' di [[Rudyard Kipling]], ove compare il «vecchio Sea Vitch, l'enorme tricheco, gonfio e pustoloso, dal collo grosso e dalle lunghe zanne, il tricheco del Pacifico settentrionale, che dormiva con le pinne posteriori a contatto con la schiuma»<ref>Kipling, Rudyard. (1894) ''The Jungle Book''; (1994) Harmondsworth, England:Penguin Popular Classics, p. 84, ISBN 0-14-062104-0</ref>.
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