Operazione piombo fuso: differenze tra le versioni

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Il 20 dicembre Hamas ha dichiarato ufficialmente che non avrebbe esteso la tregua, accusando Israele di averla violata e portando come motivazione la non rimozione dell'assedio e il blocco degli aiuti umanitari.<ref>{{cita testo|url=http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/medio-oriente-43/fine-tregua/fine-tregua.html|titolo=Gaza, l'annuncio di Hamas "Domani stop a tregua con Israele"}}, articolo de "La Repubblica", del 18 dicembre 2008</ref><ref name=harel>{{Cita news | cognome = Harel | nome = Amos | coautori = Avi Issacharoff , Barak Ravid | titolo = Hamas declares end to cease-fire, Israeli gov't sources fear violence is unavoidable | pubblicazione = Haaretz | accesso = 27 dicembre 2008 | data = 21 dicembre 2008 | url = http://www.haaretz.com/hasen/spages/1048055.html | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081220235316/http://www.haaretz.com/hasen/spages/1048055.html | urlmorto = sì }}</ref> Le autorità israeliane hanno sostenuto di aver iniziato a rimuovere i blocchi, ma di averli ripristinati per via del fatto che erano nuovamente iniziati i lanci di razzi e il traffico di armi.<ref name="bbc7801662">{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7801662.stm|titolo=Israeli jets target Gaza tunnels |data=28 dicembre 2008|editore=BBC news |accesso=28 dicembre 2008}}</ref>
 
Alla riunione del governo israeliano del 21 dicembre, [[Yuval Diskin]], il comandante della [[Shin Bet]] (l'agenzia di sicurezza interna israeliana), ha confermato di essere stato a conoscenza di richieste di Hamas, affermato che, pur avendo incrementato il lancio dei razzi, [[Hamas]] era "interessato a proseguire con la tregua, ma vuole ampliarne i termini"... "Vuole che venga rimosso l'assedio [di Gaza], la cessazione degli attacchi e l'estensione della tregua anche alla [Cisgiordania]"<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/middle_east/7794577.stm|titolo=Israeli leaders 'to topple Hamas'|data=22 dicembre 2008|editore=BBC News|accesso=23 gennaio 2009}}</ref> le stesse richieste (una tregua comprendente tutti i territori palestinesi) sono state poi avanzate anche dal ministro palestinese [[Mustafà Barguti]].<ref>{{cita testo|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Hamas-contro-Hamas/2055589|titolo=Hamas contro Hamas|accesso=24 gennaio 2009|dataarchivio=18 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090218161323/http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Hamas-contro-Hamas/2055589|urlmorto=sì}}, articolo de "la Repubblica/L'espresso", del 7 gennaio 2009</ref>
 
Il 23 e 24 dicembre alcuni esponenti di Hamas, tra cui [[Mahmoud al-Zahar]] (uno dei cofondatori del gruppo e ministro degli esteri designato dopo la vittoria elettorale del 2006) sostengono in interviste con media occidentali e [[Vicino Oriente|vicino-orientali]] la possibilità di rinnovare la tregua, a patto che Israele cessi gli attacchi<ref name=mega>{{cita testo|url=http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=8479&page=2|titolo=Gaza: cronaca di un massacro annunciato|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090215110101/http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections }}, articolo di megachip, del 2 gennaio 2009</ref>. In occasione di queste dichiarazioni viene anche confermata una tregua di 24 ore nel lancio dei razzi, per permettere l'apertura dei valichi con l'Egitto per il transito di aiuti umanitari.
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Inoltre, anche dopo la proclamazione della tregua Israele ha ucciso un ragazzo palestinese e ferito un altro a Khan Yunis, dove delle navi da guerra hanno cannoneggiato uno spazio aperto; a est di Gaza e a [[Jabalia]] elicotteri hanno lanciato bombe al fosforo bianco su un quartiere residenziale
 
Secondo un rapporto della Croce Rossa Internazionale del 20 gennaio, sarebbero almeno 80.000 i palestinesi rimasti senza casa a causa del conflitto e le distruzioni sarebbero state generalizzare. La Croce Rossa nello stesso rapporto ha rimarcato che la distruzione delle precedenti settimane andava ad aggravare una situazione che già precedentemente era critica da un punto di vista umanitario e che durava da 18 mesi.<ref>{{cita testo|url=http://www.icrc.org/web/eng/siteeng0.nsf/html/palestine-update-200109|titolo=Gaza: massive devastation calls for vast humanitarian effort}}, rapporto dal sito della [[Croce Rossa Internazionale]]</ref>{{Senza fonte|L'Unrwa ha chiesto di aprire i valichi perché possano arrivare a Gaza aiuti e materiale per la ricostruzione, ma Tzipi Livni ha respinto la richiesta pretendendo in cambio la liberazione di Ghilad Shalit.}} Tra le proprietà distrutte anche molti uliveti e campi coltivati, oltre che diverse strade. Prime stime valutano in 4000 il numero delle abitazioni completamente distrutte (a cui va ad aggiungersi un numero imprecisato di case danneggiate), oltre a 1500 fabbriche o laboratori e 20 moschee.<ref name=CRI18 /><ref>{{cita testo|url=http://www.euronews.net/it/article/20/01/2009/gaza-ceasefire-holds-for-inauguration/|titolo=I carri armati israeliani continuano il ritiro dalla striscia di Gaza|accesso=2 febbraio 2009|dataarchivio=26 gennaio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090126225727/http://www.euronews.net/it/article/20/01/2009/gaza-ceasefire-holds-for-inauguration/|urlmorto=sì}}, articolo di "Euronews", del 20 gennaio 2009]</ref>
 
{{Senza fonte|Al vertice economico di [[Madinat al-Kuwait]] del 19 l'[[Arabia Saudita]] ha annunciato una donazione di un miliardo di dollari per la ricostruzione; [[Qatar]] e [[Siria]] proponevano la creazione di un fondo che coinvolgesse tutte le fazioni palestinesi, ma hanno ottenuto solo un comunicato, considerato generico, in cui si cita la possibilità di azioni legali internazionali contro Israele per crimini di guerra.
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=== Utilizzo di esplosivi densi a metallo inerte ===
I giornalisti di [[RaiNews24]]<ref>{{cita testo|url=http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/10102006_gaza_foto.asp|titolo=RaiNews24 - Ferite inspiegabili e nuove armi|accesso=15 gennaio 2009|dataarchivio=28 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090228063037/http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/10102006_gaza_foto.asp|urlmorto=sì}}</ref> e alcuni medici al seguito del dottor [[Mads Gilbert]], ritengono che l'IDF abbia utilizzato una nuova arma sperimentale, nota come [[Esplosivi densi a metallo inerte|DIME]]. Si tratta di proiettili formati da una struttura esterna in fibra di carbonio, riempita con polvere di [[tungsteno]] al posto dei tradizionali shrapnel metallici. Le particelle di [[tungsteno]] permettono di sviluppare un'esplosione ad alta temperatura in un raggio di azione molto ridotto, allo scopo di produrre il danno in uno spazio minore. Fonti israeliane hanno negato l'utilizzo di tale arma, nonostante si dica che sia sempre in corso lo sviluppo di armi volte a produrre esplosioni più concentrate e di conseguenza comportanti minori danni collaterali.<ref>{{cita testo|url=https://www.democracynow.org/2009/1/13/headlines#5|titolo=Democracy Now! | Headlines for January 13, 2009<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.guardian.co.uk/world/2006/oct/17/israel1|titolo=Gaza doctors say patients suffering mystery injuries after Israeli attacks | World news | The Guardian<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=80685&sectionid=3510302|titolo=No Operation<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>
 
== Manifestazioni e proteste ==
[[File:Melbourne Gaza protest Zionist Criminals, End the Palestine Holocaust.jpg|left|thumb|upright=0.7|Proteste contro l'operazione Israeliana a [[Melbourne]], in [[Australia]].]]Molte proteste contro Israele sono avvenute in tutto il mondo.<ref>{{cita testo|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/israel/4016850/Gaza-attacks-Israeli-strikes-spark-protests-across-world.html|titolo=Gaza attacks: Israeli strikes spark protests across world - Telegraph<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>https://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/protesters-demand-egypt-opens-gaza-border-1222265.html</ref> Manifestanti contro l'azione militare a Londra, Parigi, Oslo, e in altre città si sono scontrati con la polizia.<ref>{{cita testo|url=https://www.webcitation.org/5da1KWgfG?url=http://www.google.com/hostednews/ap/article/ALeqM5jkioAdioC4yPmEERbKKXTfFY0yRAD95FSVG00|titolo=WebCite query result<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref> In Cisgiordania, ogni giorno si sono tenute manifestazioni contro gli attacchi israeliani. Alcune manifestazioni sono state molto "violente", con scontri tra persone che lanciavano pietre e forze di sicurezza israeliane. Almeno due palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania durante le proteste contro l'offensiva su Gaza: Il 4 gennaio, un uomo tra la folla a Qalqilya, è rimasto ucciso dalle forze di sicurezza israeliane, mentre il 16 gennaio, un adolescente è morto dopo essere stato colpito alla testa durante una manifestazione a Hebron.<ref>{{cita testo|url=https://www.reuters.com/article/idUSL4583332|titolo=FACTBOX-Developments in Gaza fighting, Jan 4 | Reuters<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.reuters.com/article/idUSLG92998|titolo=Palestinian youth killed during W.Bank protest | Reuters<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref> Il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR) ha riferito che tra il 15 gennaio e il 21 gennaio, 36 persone, tra cui 16 bambini, sono stati feriti dalle forze israeliane nel West Bank in varie proteste contro l'offensiva.<ref>{{cita web |url=http://www.pchrgaza.org/files/W_report/English/2008/22-01-2009.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=8 febbraio 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090201085834/http://www.pchrgaza.org/files/W_report/English/2008/22-01-2009.htm }}</ref> Ci sono stati attacchi isolati contro obiettivi ebraici e israeliani nel mondo<ref>{{cita web |url=http://www.allheadlinenews.com/articles/7013559199 |titolo=Copia archiviata |accesso=17 gennaio 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110525121702/http://www.allheadlinenews.com/articles/7013559199 }}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3648282,00.html|titolo=WebCite query result<!-- Titolo generato automaticamente -->|accesso=17 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170904034124/http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3648282,00.html|urlmorto=sì}}</ref>. Più di 300 siti web israeliani, nei primi giorni del conflitto, sono stati attaccati da Hacker che hanno lasciato messaggi anti-israele e anti-USA.<ref>{{cita testo|url=http://www.cgisecurity.com/2008/12/hundreds-of-israeli-websites-hacked-in-propaganda-war.html|titolo=Hundreds of Israeli Websites Hacked in 'Propaganda War'<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref> In Egitto, le proteste hanno obbligato il governo a riaprire il valico di Rafah per permettere la consegna di cibo e medicinali nella striscia di Gaza.<ref>{{cita testo|url=https://www.webcitation.org/5dXRlxj3J?url=http://www.jpost.com/servlet/Satellite?cid=1230456500516|titolo=WebCite query result<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>
 
[[File:Pro-Israel-Demo in Berlin 3.JPG|thumb|upright=0.7|Manifestazione a favore di Israele a [[Berlino]], in [[Germania]] (11.01.2009).]]In Israele ci sono state manifestazioni sia a favore che contro gli attacchi.<ref>http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3646597,00.html</ref> Quasi in 10.000 a New York City l'11 gennaio hanno sostenuto Israele.<ref>{{cita testo|url=https://marketwire.com/press-release/Nearly-10000-Supporters-Gather-Together-on-42nd-St-With-UJA-Federation-New-York-Jewish-936466.htm|titolo=Marketwire | 3=Breaking news, press releases, social media news releases, business news | Marketwired<!-- Titolo generato automaticamente -->4=|urlmorto=sì}}</ref> Negli Stati Uniti, un sondaggio della CNN ha mostrato che il 63 % pensa che l'operazione militare israeliana sia giustificata, inoltre il 75% dei repubblicani e il 52% dei democratici erano a favore dell'azione militare.<ref>{{cita testo|url=http://politicalticker.blogs.cnn.com/2009/01/24/majority-of-americans-support-israel-during-crisis-says-poll/?fbid=J8HuxTrva7S|titolo=Majority of Americans support Israel during crisis, says poll – CNN Political Ticker - CNN.com Blogs<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>
La più grande protesta, fino a un milione di persone, si è tenuta a Damasco il 7 gennaio con un evento organizzato dal governo.<ref>{{cita testo|url=http://www.adnkronos.com/AKI/English/Security/?id=3.0.2886725240|titolo=Syria: Thousands protest against Israeli raids in Gaza - Adnkronos Security<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref> Il 10 dicembre, una nuova ondata di proteste ha avuto luogo in Europa. A Londra, 50.000 persone hanno marciato verso l'ambasciata israeliana, è stata la più grande manifestazione pro-palestinese nel Regno Unito. A Parigi, 30.000 persone hanno marciato con manifesti che dicevano: "Siamo tutti bambini di Gaza". Ulteriori proteste si sono svolte in tutta Europa.<ref>{{cita testo|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/7821928.stm|titolo=BBC NEWS | UK | UK protesters call for Gaza peace<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://news.sky.com/skynews/Home/UK-News/Gaza-Tens-Of-Thousands-Of-People-Protest-Against-Middle-East-Violence-In-Britain/Article/200901215200749?lpos=UK_News_News_Your_Way_Region_7&lid=NewsYourWay_ARTICLE_15200749_Gaza%3A_Tens_Of_Thousands_Of_People_Protest_Against_Middle_East_Violence_In_Britain|titolo=Gaza: Tens Of Thousands Of People Protest Against Middle East Violence In Britain | UK News | Sky News<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110522094750/http://news.sky.com/skynews/Home/UK-News/Gaza-Tens-Of-Thousands-Of-People-Protest-Against-Middle-East-Violence-In-Britain/Article/200901215200749?lpos=UK_News_News_Your_Way_Region_7&lid=NewsYourWay_ARTICLE_15200749_Gaza:_Tens_Of_Thousands_Of_People_Protest_Against_Middle_East_Violence_In_Britain }}</ref> Il movimento pacifista israeliano Gush Shalom ha condannato la guerra<ref>{{cita testo|url=http://zope.gush-shalom.org/home/en/events/1230639936|titolo=Gush Shalom - Israeli Peace Bloc<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>, e ha organizzato una manifestazione di massa a Tel Aviv.<ref>{{cita testo|url=http://zope.gush-shalom.org/home/en/events/1231029668|titolo=Gush Shalom - Israeli Peace Bloc<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>
 
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=== La posizione di Hamas ===
Per quello che riguarda Hamas l'operazione Piombo Fuso è ovviamente entrata a far parte degli argomenti della propaganda anti-israeliana. Tra le varie azioni anche la "morte" della [[mascotte]] del programmi per bambini "''Pionieri del domani''" di [[Al-Aqsa TV]] (la televisione del movimento, il cui edificio è stato bombardato e completamente distrutto durante l'operazione militare<ref>{{Cita web |url=https://edition.cnn.com/2008/WORLD/meast/12/27/gaza.israel.strikes/index.html| accesso=28 dicembre 2008 |titolo="Hundreds dead, injured in Gaza as Israeli airstrikes continue" | editore=[[CNN]] }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3645319,00.html| accesso=28 dicembre 2008 |titolo="Palestinians: IDF strikes offices of Hamas TV " | editore=[[YNET]] }}</ref>): il pupazzo Assud, un coniglio gigante, è stato mostrato in un letto d'ospedale mentre, morente a causa delle ferite riportate nei bombardamenti, affermava "''Sono qui perché stavo venendo ad Al Aqsa Tv, volevo portarvi regali, libri, riviste e oggetti che appartengono ai bambini di Gaza, ma sono finito nel mezzo d'un bombardamento [...] Cari bambini, il nemico sionista<ref name=sionista>È da notare che Hamas, come altri gruppi simili, utilizza nella sua propaganda il termine "sionista" come sinonimo di Israele/israeliano, indipendentemente dal fatto che all'interno dello stato israeliano esistano cittadini, anche di religione ebraica, che non condividono questa ideologia</ref> è infido. Uccide ogni cosa. Ma io non avrei mai creduto che sarebbe arrivato a tanto: uccidere i bambini della Palestina e bombardare la loro tivù''". Il pupazzo Assud non è la prima mascotte che è stata "fatta morire" da Al-Aqsa con modalità che potessero essere [[Israele#Diritti umani|in qualche modo assimilabili]] a quelle in cui possono morire o essere feriti i palestinesi reali: l'ape Nahul, di cui Assud era il successore, era "morta" dopo aver atteso per ore di attraversare un check point per essere ricoverata in ospedale, mentre il topo Farfur (simile nelle fattezze a [[Topolino]]) era stato "ucciso" da un rappresentante di Israele durante un interrogatorio perché si era rifiutato di vendere il terreno della sua famiglia. Ovviamente ogni "morte" veniva poi impiegata nel programma per propagandare tra il pubblico giovanile la richiesta di lottare contro Israele e contro "la sozzura del [[sionismo|Sionista]]"<ref name=sionista />, anche a costo della propria vita.<ref>{{cita testo|url=http://www.corriere.it/esteri/09_febbraio_06/hamas_coniglio_martire_tv_ragazzi_battistini_01e439ca-f497-11dd-952a-00144f02aabc.shtml|titolo=Il coniglio-martire dei piccoli palestinesi}}, articolo del ''[[Corriere della Sera]]'', del 6 febbraio 2009</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://www.youtube.com/watch?v=Z2J3my3pOIc|titolo=Video della morte del topo Farfur}}, con sottotitoli in inglese, da [[YouTube]]</ref> Il coniglio Assud è stato sostituito pochi giorni dopo dall'orsacchiotto Nassur, che tra i suoi primi interventi ha annunciato il suo arruolamento nelle [[Brigate Ezzedin al-Qassam]], ramo militare di Hamas (presente nella lista delle organizzazioni terroristiche delle principali nazioni occidentali).<ref>{{cita testo|url=http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=106966|titolo=La tv di Hamas ingaggia un orsacchiotto per promuovere la guerra santa|urlmorto=sì}}, articolo di [[Rai News 24]], del 16 febbraio 2009</ref>
 
Sul conflitto è stato girato un documentario dal titolo [[To Shoot an Elephant]].<ref name=shoot-docu>{{cita web| url=http://mediaoriente.com/2010/01/09/to-shoot-an-elephant-su-gaza-proiezione-globale-il-18-gennaio/| titolo=“To shoot an elephant” su Gaza, proiezione globale il 18 gennaio| accesso=22 maggio 2010| data=9 gennaio 2010| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100330021337/http://mediaoriente.com/2010/01/09/to-shoot-an-elephant-su-gaza-proiezione-globale-il-18-gennaio/}}</ref>