Houston: differenze tra le versioni
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Nell'agosto 1836 due imprenditori immobiliari [[New York|newyorkesi]], Augustus Chapman Allen e John Kirby Allen, acquistarono 6.642 [[Acro|acri]] (26,88 km²) di terra lungo la Buffalo Bayou con l'intenzione di fondare una città.<ref name="Coutinho">{{Cita news |nome=Juliana |cognome=Coutinho |url=http://www.stp.uh.edu/vol66/13/news/news-index.html |titolo=Brief history of Houston |pubblicazione=[[The Daily Cougar]] |data=13 settembre 2000 |accesso=6 febbraio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060918053418/http://www.stp.uh.edu/vol66/13/news/news-index.html |dataarchivio=18 settembre 2006 |urlmorto=sì}}</ref> ''Houston'' è la denominazione che i fratelli Allen decisero di dare alla città in onore di [[Sam Houston]].<ref name="Coutinho" /> Prima della [[Guerra di secessione americana|guerra civile]] erano molti gli schiavi che vivevano nella città. Alcuni di loro lavoravano nelle piantagioni di zucchero e cotone, mentre la maggior parte ricoprivano ruoli domestici e artigianali. Houston è stata incorporata come città il 5 giugno 1837, con James S. Holman come primo sindaco.<ref name=HouHTO /> Nello stesso anno, Houston è diventata il capoluogo della contea di Harrisburg (ora [[Contea di Harris (Texas)|contea di Harris]]) e la provvisoria capitale della [[Repubblica del Texas]].<ref name="SHQa4">{{Cita pubblicazione |nome=Adele B. |cognome=Looscan |anno=1914 |titolo=Harris County, 1822–1845 |rivista=Southwestern Historical Quarterly |volume=19 |pp=37–64 |accesso=18 marzo 2016 |url=http://texashistory.unt.edu/ark:/67531/metapth101064/m1/201/}}</ref> Nel 1840 è stata istituita una camera di commercio, in parte per promuovere il trasporto acqueo del porto appena creato a Buffalo Bayou.<ref>[http://www.houstontx.gov/savvy/archives/sum06/sum06_heritage.htm John Perry, "Born on the Bayou: city's murky start"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111218055155/http://www.houstontx.gov/savvy/archives/sum06/sum06_heritage.htm |data=18 dicembre 2011 }}, ''City Savvy'' Online Edition. Published Summer 2006. Recuperato il 6 febbraio 2007.</ref>
Nel 1860 Houston è diventata un importante centro commerciale e ferroviario per l'esportazione del cotone.<ref name="SHQa4" /> Durante la guerra civile americana la città è stata utilizzata come quartier generale dal militare [[John Bankhead Magruder]], che sfruttò Houston come punto di coordinazione per la [[
Quando è scoppiata la [[seconda guerra mondiale]] le attività di spedizione attraverso il porto sono state sospese; tuttavia la guerra ha fornito anche dei benefici economici per la città: grazie alla crescente domanda di petrolio e di gomma sintetica, sono state costruite diverse raffinerie petrolchimiche e impianti di produzione.<ref name="shipchannel">{{Cita web |url=https://www.tshaonline.org/handbook/online/articles/rhh11 |titolo=Houston Ship Channel |sito=TSHA Handbook of Texas |accesso=5 maggio 2015}}</ref> L'aeroporto ''Ellington Field'', inizialmente costruito durante la [[prima guerra mondiale]], è stato rivitalizzato come centro di formazione avanzata per bombardieri e navigatori.<ref>{{Cita web |url=http://www.jsc.nasa.gov/history/ellington/Ellington.pdf |titolo=Ellington Field: A Short History, 1917–1963 |cognome=Carlson |nome=Erik |sito=National Aeronautics and Space Administration |data=Febbraio 1999 |formato=PDF |accesso=18 febbraio 2007}}</ref> La Brown Shipbuilding Company (con sede a Houston) è stata fondata nel 1942 per la costruzione di navi per la [[United States Navy]] durante la seconda guerra mondiale. Grazie al boom dei posti di lavoro nella difesa militare, migliaia di lavoratori (sia bianchi che neri) migrarono in città, nella speranza di assicurarsi i ruoli più prestigiosi. Il presidente [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]] aveva istituito una politica anti-discriminatoria verso gli appaltatori della difesa, e i neri guadagnarono diverse opportunità, soprattutto nella costruzione navale. Le reazioni non furono però positive: i bianchi fecero più volte resistenza e le tensioni sociali aumentarono radicalmente, scaturendone più volte violenze fisiche. I vantaggi economici portati dall'inclusione dei neri nelle industrie della difesa militare continuarono anche negli anni del dopoguerra.<ref>"Race, Roosevelt, and Wartime Production: Fair Employment in World War II Labor Markets", William J. Collins, ''The American Economic Review'', Vol. 91, No. 1 (Mar. 2001), pp. 272–286, Published by: American Economic Association, Stable URL: https://www.jstor.org/stable/2677909</ref>
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