Librogame: differenze tra le versioni
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I racconti con bivi emersero alla fine degli anni cinquanta, sebbene avessero scopi educativi, piuttosto che narrativi. L'idea di usare libri preparati in modo speciale per permettere allo studente di imparare senza un insegnante viene accreditato allo psicologo comportamentale statunitense [[B.F. Skinner|B. F. Skinner]]. La materia da apprendere viene suddivisa in ''frame'' ("quadri formativi") distinti. Al termine di ognuno lo studente deve scegliere una risposta tra scelte multiple. La risposta corretta rimanda al ''frame'' successivo, quelle errate a una pagina che spiega qual è stato l'errore e che lo indirizza verso la risposta corretta. La sequenza di apprendimento è pertanto lineare, ma il ritmo di apprendimento dipende dalle capacità dello studente.<ref>{{Cita libro|autore=Rita Perrini|titolo=Pianeta scuola. Dalla A come apprendimento alla V come valutazione|città=Roma|editore=Armando Editore|anno=2002|pagine=158-159|isbn=88-8358-274-8}}</ref>
La serie di libri interattivi TutorText pubblicata nel Regno Unito e negli Stati Uniti tra il 1958 e il 1972, usa questo metodo per insegnare una vasta varietà di argomenti a un'udienza normale.<ref>{{Cita web|url=http://www.gamebooks.org/show_series.php?id=457|titolo=TutorText|editore=gamebooks.org|autore=Damien Katz|lingua=en
È difficile stabilire con precisione il tempo e luogo della nascita dei librogame narrativi, dato che ci furono sviluppi paralleli in diverse lingue e nazioni. Ignorando i libri di apprendimento programmato, l'idea di usare questo formato con scopi letterari sembra essere stato motivato da un aumento di interesse per la sperimentazione letteraria negli [[anni 1960|anni sessanta]]. Il gruppo sperimentale francese OuLiPo ("Ouvroir de Littérature Potentielle", "officina di letteratura potenziale") discusse del formato dei librogame con il nome di "letteratura ad albero". L'idea venne proposta inizialmente da [[François Le Lionnais]] che ipotizzava un racconto giallo, ma venne implementata da [[Raymond Queneau]] nella storia breve ''Un conte à votre façon''.<ref name="Angiolino2004">{{Cita web|url=https://www.migliorigiochi.eu/statistiche-librogame/|titolo=Statistiche dei librigame localizzati in italiano - migliorigiochi.eu|accesso=05 settembre 2012}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Raymond Queneau|curatore=Oulipo|titolo=La littérature potentielle; créations, re-créations, récréations.|capitolo=Un conte à votre façon|città=città|editore=Gallimard|anno=1973|pagine=273-276|url=http://www.infolipo.org/ambroise/cours/immediat/images/queneau_cavf.pdf|accesso=22 febbraio 2012|dataarchivio=19 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130319063652/http://www.infolipo.org/ambroise/cours/immediat/images/queneau_cavf.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Due altri membri del gruppo Oulipo, [[Paul Fournel]] e [[Jean-Pierre Énard]] applicarono l'idea al teatro, nell'opera ''The Theater Tree: A Combinatory Play''<ref>{{Cita web|url=http://www.gamebooks.org/show_item.php?id=1847|titolo=The Theater Tree: A Combinatory Play on gamebooks.org|accesso=22 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304112759/http://www.gamebooks.org/show_item.php?id=1847|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.gamebooks.org/show_series.php?id=292|titolo=Miscellaneous Works by the Oulipo on gamebooks.org|accesso=21 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161206223600/http://gamebooks.org/show_series.php?id=292|dataarchivio=6 dicembre 2016|urlmorto=sì}}</ref>
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