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===Note Biografiche===
Nacque a Ferrara da una famiglia di commercianti di origine ebraica e, trasferitosi a Genova, iniziò lavorare come apprendista intagliatore, scoprendo il proprio innato talento artistico.
 
Nel 1910 decide di andare a vivere a Roma condividendo lo studio con lo scultore Giovanni Prini. Nel 1913 espone alla prima mostra della "Secessione romana". Partecipa quindi attivamente alle manifestazioni futuriste, movimento che lo vedrà agire come outsider autonomo e imprevedibile.
NacqueRoberto Melli nacque a Ferrara da una famiglia di commercianti di origine ebraica e, trasferitosi a Genova, iniziò lavorare come apprendista intagliatore, scoprendo il proprio innato talento artistico.
NelInizia un'attività di xilografo e nel 1910 decide di andare a vivere a Roma, dove condividendocondividerà lo studio con lo scultore Giovanni Prini. Nel 1913 espone alla prima mostra della "Secessione romana". Partecipa quindi attivamente alle manifestazioni futuriste, movimento che lo vedrà agire come outsider autonomo e imprevedibile.
 
Nel 1915 insieme a Costantini, Fioresi, Oppo e Pizzirani costituisce il "Gruppo Moderno Italiano" e nel 1918 partecipa alla nascita della rivista e del movimento [["Valori Plastici"]].
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Negli ultimi anni continua la sua attività parallela di artista e critico. Nel 1957 esce il suo volume di poesie [["Lunga favolosa notte"]], opera di grande spessore oggi troppo dimenticata.
Nell’annoNel della morte1958 la [[Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea]] di Roma gli dedica una retrospettiva, curata da Nello Ponente e Palma Bucarelli, morirà lo stesso anno, a poca distanza da Giacomo Balla.
 
===I capolavori===
 
Pittore straordinario per visione, cromatismo, composizione, a volte intimista, altre volte fortemente espressivo, può essere ricordato per due opere fondamentali per l'arte italiana conservate presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea: [["La casa rossa"]] (1923) quadro figurativo che sembra precorrere le visioni di [[Edward Hopper]] e di molta pittura americana, e la scultura [["Signora dal Cappello Nero"]] (1913), anche in questo caso anticipatrice della parallela ricerca tridimensionale di [[Umberto Boccioni]].
IlAltra opera di grande intensità il suo ultimo, drammatico, autoritratto, realizzato lo stesso mese della sua morte, è conservato presso la Galleria dei Ritratti di [[Palazzo Pitti]]
 
Il suo ultimo, drammatico, autoritratto, realizzato lo stesso mese della sua morte, è conservato presso la Galleria dei Ritratti di [[Palazzo Pitti]]
 
===Bibliografia===