Blocco orientale: differenze tra le versioni

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Le nazioni facenti parte del blocco orientale furono tenute nella [[sfera di influenza]] [[sovietica]] con l'uso della forza militare: l'[[Repubblica Popolare d'Ungheria|Ungheria]] fu [[Rivoluzione ungherese del 1956#La reazione politica sovietica|invasa]] dall'[[Armata Rossa]] nel [[1956]] dopo che aveva ribaltato il governo filo-sovietico in favore di una democrazia indipendente da [[Mosca (Russia)|Mosca]]; la [[Repubblica Socialista Cecoslovacca|Cecoslovacchia]] fu invasa nel [[1968]] dopo un periodo di liberalizzazione noto come [[Primavera di Praga]] e quest'ultima invasione era conforme alla [[dottrina Brežnev]].
 
Verso la fine degli [[Anni 1980|anni ottanta]], l'[[Unione Sovietica]] gradualmente smise di intromettersi negli affari interni delle nazioni del blocco orientale. La sospensione della [[dottrina Brežnev]] da parte di [[Michail Gorbačëv]], in favore della cosiddetta "[[dottrina Sinatra]]", ebbe effetti drammatici in [[Europa Orientaleorientale]] in quel periodo. Il blocco orientale giunse quindi alla fine con il [[collasso dell'Unione Sovietica]] e la caduta di tutti i regimi filo-[[soviet]]ici dell'[[Europa orientale]] nel [[1989]] (vedi [[Rivoluzioni del 1989]]).
 
Anche prima di questo periodo, i paesi del [[Patto di Varsavia]] non agirono sempre tutti insieme come blocco. Per esempio, l'invasione del [[1968]] della [[Repubblica Socialista Cecoslovacca|Cecoslovacchia]] fu condannata dalla [[Repubblica Socialista di Romania|Romania]], che si rifiutò di prendervi parte.