Corrado Carnevale: differenze tra le versioni

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In seguito alle stragi del 1992, nel corso di intercettazioni, vennero registrati pesanti insulti rivolti a [[Giovanni Falcone]] e a [[Paolo Borsellino]], uccisi da [[Cosa nostra]]. Carnevale, in quelle telefonate intercettate, chiamava i due giudici martiri dell'antimafia «i [[Dioscuri|Diòscuri]]»<ref>Felice Cavallaro, ''[http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/21/Falcone_fango_Carnevale_co_0_9501211957.shtml Su Falcone il fango dell'antimafia]'', ''Corriere della Sera'', 21 gennaio 1995.</ref>, prendendoli in giro e dichiarando che erano «due incapaci, con un livello di professionalità prossimo allo zero»<ref name=autogenerato1>Attilio Bolzoni e Giuseppe D'Avanzo, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/21/falcone-un-cretino.html Falcone? Un cretino]'', ''la Repubblica'', 21 gennaio 1995.</ref><ref name="Bolzoni"/>.
 
Nel corso delle intercettazioni, Carnevale fu registrato mentre, parlando in [[lingua siciliana]], chiamava Falcone «quel cretino»<ref name=autogenerato1/> (conversazione con l'avvocato Giovanni Aricò dell'8 marzo 1994), «faccia da caciocavallo» e aggiungeva: «Io i morti li rispetto, ma certi morti no».<ref name="Bolzoni"/> Aggiungeva: «A me Falcone non è mai piaciuto»<ref name="carnevale" /><ref name=allievo>[[Marco Travaglio]], ''[http://www.antimafiaduemila.com/content/view/8580/78/ L'allievo ripetente]'', ''Antimafia Duemila'', originariamente su ''l'Unità''.</ref><ref>[https://www.antimafiaduemila.com/rubriche/giorgio-bongiovanni/58125-corrado-carnevale-se-un-giudice-e-bugiardo.html Corrado Carnevale: se un giudice è bugiardo]</ref>. Poi insinuava che Falcone avesse messo sua moglie, [[Francesca Morvillo]] (morta anche lei a seguito della [[strage di Capaci]]), nella [[Corte d'appello di Palermo]] per far confermare le condanne che Falcone otteneva in primo grado<ref name="Bolzoni"/>. Lo accusava così di aggiustare i processi, diceva al telefono, per «fregare qualche mafioso», sostenendo che la Morvillo fosse anche lei obiettivo della mafia in qualità di magistrato e non una vittima collaterale della strage in quanto moglie di Falcone.<ref name="Bolzoni"/><ref name=allievo/>
 
Durante gli interrogatori, ammise di aver avuto del «risentimento nei confronti del dottor Falcone» e alla domanda se neppure dopo la morte di Falcone quel risentimento si fosse placato rispose "no, devo ammettere di no".<ref name=autogenerato1/>