Magdeleine Marx-Paz: differenze tra le versioni
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Sempre nel 1923, probabilmente in concomitanza alla rottura verificatasi tra [[Clarté]] e Henri Barbusse (al quale rimarrà molto legata e con il quale collaborerà nuovamente nella redazione di "Monde"), Magdeleine interrompe la sua collaborazione con la rivista, pur condividendone la stessa evoluzione politica verso il [[trotskismo]].
Espulsa dal P.C.F., nel [[1929]] entrerà in conflitto anche con [[Lev Trockij|Trockij]], in merito all'organizzazione e alla direzione del gruppo dell{{'}}''Opposition de gauche''.
In seguito aderisce alla [[Sezione Francese dell'Internazionale Operaia|S.F.I.O.]] e a partire dal [[1931]]-[[1932|32]] si occupa senza tregua del caso Victor Serge che, tornato dalla [[Russia]], subiva la persecuzione del governo [[stalin]]iano. In queste gravi circostanze Victor Serge indirizza a diversi intellettuali, tra cui Magdeleine Marx, una lettera testamento, spedita clandestinamente.
In seguito al suo imprigionamento, Magdeleine Marx inizia attivamente a sensibilizzare gli intellettuali sul suo caso, fino al noto intervento al ''Congrès des Écrivains'' nel [[1935]] realizzato grazie all'appoggio di [[André Gide]] e malgrado l'ostruzionismo degli organizzatori comunisti.
Particolarmente attiva nella campagna antifascista, Magdeleine Marx richiama gli intellettuali all'unità d'azione, militando parallelamente contro la dittatura staliniana. Firmataria dei due appelli, l
Sempre a partire dal 1936 Magdeleine Marx crea e dirige la pagina letteraria di "Le Populaire", interessandosi ai problemi culturali e alle effettive possibilità della letteratura proletaria.
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