Gustave Eiffel: differenze tra le versioni

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Specialista in strutture metalliche, divenne famoso per la costruzione della [[Torretorre Eiffel]] in occasione dell'[[Esposizione universale di Parigi (1889)|Esposizione Universale di Parigi del 1889]].
 
== Biografia ==
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==== Marguerite, Marie, Laure ====
Meno fortunati furono i suoi rapporti con le donne: nel gennaio 1860, infatti, Eiffel annunciò ai genitori che voleva sposare una fanciulla di Bordeaux di nome Louise, appartenente a una famiglia abbiente che risultava proprietaria di un castello e di numerosissimi vigneti. La madre, ritenendo Gustave un mero cacciatore di dote, fece tuttavia di tutto per ostacolare il matrimonio, e i rapporti tra Eiffel e Louise finirono per incrinarsi irrimediabilmente.<ref name=JI>{{cita|Jonnes|p. 25|JJ}}.</ref> Esito analogo ebbero altri tre rapporti con ragazze appartenenti a famiglie altrettanto ricche, a tal punto che Eiffel, ormai disilluso, arrivò a scrivere alla madre:
{{citazione|Mi accontenterei di una ragazza con una dote normale, un visino grazioso, d'umore gaio e costante, e di gusti semplici. In verità, quello di cui ho bisogno è una brava donna in casa che non mi dia troppo sui nervi, fedele e capace di darmi bei bambini.|Gustave Eiffel<ref name=d>{{cita|Jonnes|p. 26|JJ}}.</ref>}}
Il suo desiderio si sarebbe avverato l'8 luglio 1862, giorno in cui Eiffel celebrò le nozze con la diciassettenne Marguerite Gaudelet, sua tenera amica d'infanzia: l'unione, coronata dalla nascita di cinque bambini, si sarebbe rivelata molto felice per entrambi i coniugi, che nel frattempo si erano trasferiti in una bella casa in rue de Prony. Nonostante la compagnia dell'amata Marguerite, il 1863 fu un anno tragico per l'Eiffel, funestato da una serie interminabile di disgrazie familiari. La sorella Marie, infatti, era stata ignominiosamente abbandonata dal marito Armand, esiliato in America; se già quest'evento lasciò Eiffel in uno stato di profonda prostrazione, ancora più drammatico fu il lutto della sorella Laure, stroncata prematuramente da un tumore alla gola. In ricordo dell'amata sorella, morta alle ore 4:00 dell'11 agosto 1864, Eiffel avrebbe chiamato Laure la secondogenita. Neanche Marguerite, tuttavia, godeva di buona salute, e a partire dal 1877 la sua salute iniziò a farsi sempre più gracile e cagionevole; Eiffel, profondamente logorato, avrebbe scritto ai genitori che «Marguerite soffre di un grave disturbo polmonare che non lascia speranze». Anche lei sarebbe scomparsa una mattina di settembre, in seguito a un violento accesso di vomito ematico.<ref>{{cita|Jonnes|p. 27|JJ}}.</ref>
 
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=== Eiffel e la sua torre ===
{{vedi anche|Torre Eiffel}}
[[File:Caricature Gustave Eiffel.png|thumb|Caricatura pubblicata il 14 febbraio 1887 sul giornale ''Le Temps'' raffigurante Gustave Eiffel mentre sfiora con la mano destra la sommità della sua Torretorre]]
Ancora più celebre e controversa fu la Torretorre Eiffel, costruzione alla quale il nome di Eiffel è indissolubilmente legato.
 
L'opera, realizzata in occasione dell'Esposizione universale di Parigi del 1889, intendeva non solo ribadire la ''grandeur'' della Francia, bensì anche esaltare le infinite possibilità offerte dall'utilizzo dell'acciaio, che proprio in quegli anni stava conoscendo un impetuoso sviluppo. La costruzione dell'opera, impensabile se non utilizzando le nuove tecnologie, fu portata a termine in soli tre anni, dal 1886 al 1889. L'audace costruzione, che si proponeva dunque come la testimonianza più alta di una sincera e ottimistica fiducia nel progresso, suscitò tuttavia violentissime proteste, provenienti anche da letterati e artisti illustri, come [[Émile Zola]] e [[Guy de Maupassant]].<ref>{{cita|De Agostini|p. 386|DA}}.</ref> Tuttavia, terminata l'esposizione, la Torretorre, nata come struttura provvisoria, non venne mai più smontata, poiché ci si rese conto che senza di essa il panorama urbano di Parigi si sarebbe inevitabilmente snaturato. «Ben piantata sulle gambe arcuate», commentò un giornalista dell'epoca, «solida, enorme, mostruosa, brutale, si direbbe che sprezzando i fischi e gli applausi essa vada di colpo a ricercare, a sfidare il cielo, senza occuparsi di ciò che si agita ai suoi piedi».<ref>{{cita|Cricco, Di Teodoro|p. 1556|CT}}.</ref>
 
Dal punto di vista tecnico, la Torretorre si poggia su quattro piloni a struttura verticale, bloccati nelle fondazioni di calcestruzzo, che seguono un andamento curvilineo, sino a ricongiungersi in un unico, enorme traliccio presso la sommità. La sensazione che ne deriva è quella di una struttura agile e slanciata: ciò malgrado, il profilo della torre Eiffel non risponde a esigenze estetiche, bensì a considerazioni di fisica e di matematica legate alla necessità di contrastare la furiosa forza del vento, che a quelle altezze avrebbe compromesso l'equilibrio dell'intera struttura (la Torretorre, alta all'epoca 312 metri, è stata tra l'altro l'edificio più alto del mondo sino al 1930, anno della costruzione del [[Chrysler Building]]).<ref>{{cita web|editore=Focus|accesso=30 gennaio 2017|url=http://www.focus.it/cultura/storia/inaugurazione-della-torre-eiffel-il-simbolo-di-parigi-compie-126-anni|titolo=126 anni fa l'inaugurazione della Torre Eiffel}}</ref> Per la prima volta nella storia dell'architettura, dunque, «non è l’uomo a imporre la propria idea ma sono le stesse leggi della natura, interpretate attraverso la scienza delle costruzioni, a determinare le forme più idonee.»<ref>{{cita|Cricco, Di Teodoro|p. 1555|CT}}.</ref>
 
Verso la fine del secolo, l'imprenditore britannico [[Edward Watkin (imprenditore)|Edward Watkin]] chiese a Eiffel di progettare una torre simile alla Torretorre Eiffel a [[Londra]] che avrebbe preso il nome di [[Watkin's Tower]]. Tuttavia, l'ingegnere rifiutò sostenendo che, se avesse proceduto con la creazione della Watkin's Tower, i suoi connazionali non l'avrebbero presa bene.<ref>{{cita libro|titolo=Fascinating Footnotes from History|autore=Giles Milton|editore=Hachette|anno=2013|pagine="Eiffel's Rival"|lingua=en}}</ref>
 
=== Lo scandalo di Panama e gli ultimi anni ===
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Anche Eiffel fu coinvolto in questo scandalo politico e finanziario e, insieme ad altri quattro funzionari della Panama Canal Company (ormai in bancarotta), dovette fronteggiare un processo sotto il capo d'accusa di frode messa in atto contro gli azionisti, che, avendo ormai perduto i loro magri risparmi, erano ormai ridotti sul lastrico. Eiffel, condannato a due anni di carcere e al pagamento di 4000 dollari di multa, fu poi assolto nel 1893 dalla Suprema Corte di Cassazione.<ref name=ga/><ref>{{cita|Jonnes|p. 282|JJ}}.</ref>
 
Affatto scalfito dallo scandalo di Panama, negli anni successivi a questa turbolenta vicenda Eiffel nel 1890 lasciò la direzione della sua impresa di costruzioni, che sino ad allora aveva fruttato circa 150 milioni di franchi e, ora che aveva il tempo e i mezzi, si dedicò allo studio di [[aerodinamica]] e di [[aerologia]], prendendo spunto da alcune problematiche poste all'epoca dal progetto della Torretorre. Intraprese una lunga serie di esperimenti, destinati a influenzare non poco lo sviluppo delle ali e dei propulsori a elica degli aeroplani, e nel 1912 aprì un laboratorio ad Auteuil, dove determinò sperimentalmente le misure di resistenza di modelli d'ali, di dirigibili, di aeroplani e di strutture simili in una galleria del vento appositamente costruita. Frutto di questi suoi esperimenti furono le ''Recherches expérimentales sur la résistance de l'air'', scritte nel 1907 e seguite nel 1913 da ''La resistenza dell'aria e l'aviazione'', libro che gli fruttò la medaglia d'orioro Langley della Smithsonian Institution.
 
Nel frattempo, Eiffel non trascurò gli affetti familiari; ormai ritiratosi presso un'elegante palazzina al n. 1 di rue Rabelais, a due passi dagli [[Champs-Élysées]], qui trascorse serenamente la propria vecchiaia insieme alla figlia Claire, che intrattenne sempre un rapporto fatto di affettuosa e reciproca stima con il suo «''cher papa''».<ref>{{cita|Jonnes|p. 306|JJ}}.</ref> Gustave Eiffel morì a Parigi il 27 dicembre 1923, stroncato da un [[ictus]].<ref>{{cita|Jonnes|p. 319|JJ}}.</ref>