Discussione:PM10: differenze tra le versioni
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thx for this article! -- [[Speciale:Contributi/80.99.124.188|80.99.124.188]] 22:25, 11 dic 2007 (CET)
........ scusa ma questa affermazione "Nelle aree urbane il traffico veicolare non è la principale fonte del PM10 (è circa il 29% - fonte: Centro studi sui sistemi di trasporto, riportato sul numero di febbraio 2007 della rivista Quattroruote" non mi pare adatta.. forse sarebbe ilcaso di citare le fonti originarie (e più autorevoli). Per esempio i dati delle Agenzie Agenzie Regionali per la protezione Aambientale (ARPA) che ogni anno diffondono studi e bollettini..
O il rapporto Ecosistema Europa 2007.
Io penso che le polveri sottili possono essere considerate costituite da quattro frazioni:
• Polveri direttamente emesse (traffico veicolare, riscaldamento urbano, emissioni dell'industria etc.)
• Polveri di origine fotochimica
• Polveri terrigene locali
• Polveri di provenienza esogena (ex per l'Italia le polveri sahariane)
Comunque i dati sono vari, per esempio l'andamento dei principali inquinanti atmosferici, per gli anni dal 1994 al 1998, nelle 8 grandi città italiane, con una popolazione superiore ai 400.000 abitanti (Torino, Genova, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo) sono stati raccolti ed elaborati da un gruppo di lavoro (Itaria), coordinato dall'Arpa Emilia-Romagna e poi pubblicato dall'Anpa, per il progetto dell'Organizzazione mondiale della sanità di valutazione dell'impatto sulla salute dell'inquinamento atmosferico (WHO/ECEH PR 24). Secondo questo studio risulta che Industria e traffico sono le principali fonti antropiche di emissione di PM10: in l'Italia contribuiscono rispettivamente per circa il 36% e il 30% alle emissioni di origine antropica.
Invece l'RWTH (Istituto Tecnologie Meccaniche dell'università di Aachen) ha reso pubblico uno studio interessante sulle fonti del PM10, ecco i dati:
32% riscaldamento domestico
31% emissioni dell'industria
18% trasporto pesante (camion e autobus)
15% centrali termoelettriche
2% tra navi, aerei, treni, metro, tram, ecc.
2% automobili
La ricerca Centro europeo ambiente e salute dell’OMS ha raccolto i dati delle centraline delle otto città italiane e, tra i numerosi inquinanti (monossido di carbonio, biossido di azoto, biossido di zolfo, ozono e polveri sospese), sono state scelte le concentrazioni di PM10 per stimare l’impatto sulla salute, utilizzandole come indicatore affidabile della qualità dell’aria. Lo studio dice che dai veicoli a motore viene circa il 60% delle emissioni di polveri, ceneri e fumi che portano con se molte sostanze tossiche e cancerogene. E continua asserendo che dal punto di vista dell’inquinamento da PM10, non esiste un’enorme differenza tra traffico di veicoli con dispositivi ecologici e traffico composto da veicoli vecchi, quindi più inquinanti. Infatti in paesi come la Francia o l’Austria, che hanno sicuramente un parco automobili più moderno di quello italiano, il livello di inquinamento urbano è del tutto simile a quello delle otto città monitorate dall’OMS di Roma.
mmmmah!
--[[Utente:Alja3|Alja3]] 23:44, 26 gen 2008 (CET)
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