Max Stirner: differenze tra le versioni
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== Influenze ==
[[File:Max stirner.jpg|thumb|''Profilo di Max Stirner'', disegnato da Friedrich Engels]]
{{quote|Stirner non è disceso verso il popolo, come i [[Bakunin]], i [[Kropotkin]], i [[Lev Tolstoj|Tolstoi]], per esempio. Egli non fu un produttore in massa come [[Proudhon]] dai pregiudizi di borghese medio e generoso: non fu uno scienziato come [[Élisée Reclus]], carico dello spirito di bontà evangelica; né un aristocratico come [[Nietzsche]]; egli fu uno di noi. Un uomo che non si trovò mai in una posizione profittevole, sicura, che gli garantisse una rendita. Conobbe la necessità di praticare diversi mestieri per sopravvivere. La gloria che circonda i celebri proscritti, i militanti rivoluzionari o i capiscuola, gli fu sconosciuta. Dovette sbrogliarsela come poteva, ed al posto di una certa considerazione che la borghesia, malgrado tutto, dà ad alcuni rivoluzionari, egli ricevette i colpi con cui essa si accanisce contro gli individui senza garanzia e senza una posizione.|[[Émile Armand]]<ref>In ''Enciclopedia anarchica'' (a cura di [[Sébastien Faure]]), pp. 2668-2669, riportata in: [[Alfredo Maria Bonanno]], ''Max Stirner. Seconda edizione riveduta e corretta con l’aggiunta delle Annotazioni di Bergamo'', Edizioni Anarchismo, collana Pensiero e azione. Prima edizione settembre 1977. Seconda edizione novembre 2003, capitolo I (L'ambiente e la formazione filosofica di Stirner), 3 "L’ultima parte della vita di Stirner: il silenzio come suicidio"</ref>}}
Il pensiero di Stirner avrà influenza principalmente sul movimento anarchico del XX secolo, prima incentrato solo sui teorici classici come [[Pierre-Joseph Proudhon]] e [[Michail Bakunin]], che fu il primo a unire nelle proprie teorie l'anarchismo di Proudhon e [[William Godwin]] con quello di Stirner.<ref>David Leopold, «Max Stirner», in Edward N. Zalta, ''Stanford Encyclopedia of Philosophy''.</ref>
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