Sarajevo: differenze tra le versioni
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All'interno dei confini amministrativi dei quattro comuni che compongono la città vera e propria - (Stari Grad, Centar, Novi Grad e Novo Sarajevo) risiedono 275.569 abitanti (dato del [[2013]]<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>) mentre l'area urbana arriva a comprendere una popolazione di oltre mezzo milione di abitanti includendo i comuni limitrofi di [[Ilidža]], [[Hadžići]], [[Vogošća]] e [[Ilijaš]].
Sarajevo è il centro politico, finanziario, sociale e culturale della Bosnia-Erzegovina e un importante centro di cultura nei [[Penisola balcanica|Balcani]]. Per la sua estesa storia di diversità religiosa e culturale, Sarajevo è talvolta chiamata la "[[Gerusalemme]] d'[[Europa]]"<ref>{{cita web|url=https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/cards/cosa-fare-e-vedere-a-sarajevo-vijecnica-bascarsija/|titolo=Scoprire Sarajevo, la "Gerusalemme d'Europa"|autore=Francesca Masotti|data=7 settembre 2021|accesso=21 settembre 2021}}</ref>, è infatti una delle poche grandi città europee ad avere una [[moschea]], una chiesa cattolica, una chiesa ortodossa e una [[sinagoga]] nello stesso quartiere.
Sebbene le sue origini siano riconducibili alla preistoria, la città moderna è sorta come roccaforte ottomana nel [[XV secolo]]. Più volte nella sua storia Sarajevo fu il luogo di eventi di rilievo mondiale.
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* '''[[Sinagoga ashkenazita di Sarajevo]]'''
[[File:Sarajevo Synagogue 02.jpg|thumb|La Sinagoga ashkenazita]]
Situata a sud del fiume [[Miljacka]] è l'unico luogo di preghiera della comunità ebraica. Costruita nel [[1902]] in stile neo-moresco e consacrata nel [[1930]], nel [[1966]] venne offerta alle autorità cittadine come centro culturale e divisa orizzontalmente in due settori. La sezione dedicata al culto ebraico è situata nel piano superiore. Quando venne consacrata era una delle sinagoghe più grandi dei [[Penisola balcanica|Balcani]].
* '''Vecchia sinagoga di Sarajevo'''
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==== Ebraismo ====
Sarajevo rappresenta uno dei principali centri storici dell'[[ebraismo]] nei [[Penisola balcanica|Balcani]]. La storia dell'ebraismo in città risale al XV secolo, con l'arrivo di [[sefarditi]] scacciati dai [[Re cattolici di Spagna]]. I nuovi arrivati costituirono un quartiere in città (''mahala''). La prima sinagoga risale al 1580. Ai sefarditi si aggiunsero successivamente anche ebrei [[aschenaziti]] dall'Ungheria; le due comunità parlavano lingue diverse (i sefarditi il [[Lingua giudeo-spagnola|ladino]] e gli aschenaziti lo [[yiddish]]), non si amalgamarono e mantennero sinagoghe separate.<ref>{{cita|Donia|p. 15}}.</ref> Il numero degli ebrei a Sarajevo raggiunse gli {{M|8000}}-{{M|12000}} (per la maggior parte sefarditi). L'avvento del [[nazismo]] e delle persecuzioni degli [[Ustascia]] comportarono la deportazione dell'85% degli ebrei di Sarajevo e la distruzione della comunità. Gli ebrei rimasti oggi in città sono circa 700.<ref>[https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/vjw/sarajevo.html Jewish Virtual Library]</ref>
== Cultura ==
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