MIM-14 Nike Hercules: differenze tra le versioni

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Vanno citati poi i vari sistemi di terra basati su postazioni fisse, ma anche centri di controllo e fuoco mobili, sistemati in container trainati da autocarri. Essi operavano con gli elaboratori analogici e un insieme di consolles, quadranti e schermi catodici che davano le informazioni necessarie all'azione di sorveglianza e di fuoco. Il nome del sistema mobile era CMHA, ed esso assicurava al sistema missilistico la funzionalità in caso di operazioni mobili, almeno per le batterie che ne erano dotate.
 
I requisiti del sistema Hercules erano anche stabiliti dalle situazioni ambientali difficili in cui doveva essere in grado di funzionare, con la richiesta di mantenere l'operatività 23 ore al giorno, 7 giorni su 7, e con umidità atmosferica del 100%, venti di 60 km/h, temperature da -20 a +50 ecc.
 
Il missile Hercules venne presto migliorato, con l'avvento del modello 'B', o M-6B, poi MIN-14B. Questo aveva alcune migliorie, pesava un poco di più, aumentava la velocità di 0,3 mach e di poco anche il peso. Per il resto si trattava, come già accennato, di miglioramenti soprattutto nel parco elettronico.