Armistizio di Cassibile: differenze tra le versioni

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== Le conseguenze ==
[[File:Armistizio 1943 corriere della sera.JPG|thumb|upright=1.1|Prima pagina del [[Corriere della Sera]] con l'annuncio dell'armistizio]]
{{vedi anche|Internati Militari Italiani|FugaTrasferimento di Vittorio Emanuele III}}
 
L'annuncio dell'armistizio da parte degli alleati colse del tutto impreparate e lasciò quasi prive di direttive le forze armate italiane che si trovavano impegnate in compiti di occupazione all'estero, e quelle addette alla protezione del territorio metropolitano: non vi erano ordini né piani, né ve ne sarebbero stati nei giorni a seguire.
 
Il mattino successivo, di fronte alle prime notizie di un'avanzata di truppe tedesche dalla costa tirrenica verso [[Roma]], il re, la regina, il principe ereditario, Badoglio, due ministri del Governo e alcuni generali dello stato maggiore [[Fuga di Vittoriofurono Emanueletrasferiti III|fuggirono da Roma]] dirigendosi verso ilnel Sud Italia per mettersi in salvo dal pericolo di una cattura da parte tedesca. Lae fugaper sirappresentare arrestòancora ail Regno d'Italia in una zona non occupata né dai tedeschi né dagli Alleati. [[Brindisi]] che divenne per qualche mese la sede degli enti istituzionali. Il progetto iniziale era stato quello di trasferire con il re anche gli stati maggiori al completo delle tre forze armate, ma solo pochi ufficiali raggiunsero Brindisi.
 
Tristemente noto è l'episodio dell'imbarco nel [[porto di Ortona]]: poiché non c'era posto per tutti i componenti del numeroso seguito, molti di loro, pur essendo alti ufficiali delle Forze Armate, si gettarono inutilmente all'assalto della piccola [[corvetta]] ''[[Baionetta (corvetta)|Baionetta]]'', e una volta respinti a terra, colti dal panico, vestirono abiti borghesi e, abbandonando bagagli e uniformi per terra nel porto, si diedero alla macchia<ref>{{cita web|url=http://www.reumberto.it/bufera5.htm|titolo=testimonianza diretta|accesso=10 maggio 2010|dataarchivio=22 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722051454/http://www.reumberto.it/bufera5.htm|urlmorto=sì}}</ref>.