Seconda intifada: differenze tra le versioni

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Allo scoppio della Seconda Intifada, un fatto caratterizzante fu la partecipazione iniziale alla sommossa della popolazione araba israeliana, fatto che non si era verificato durante la [[Prima Intifada]] ([[1987]]). L'uccisione di diciotto israeliani arabi, da parte della polizia di Israele, quando nei primi tre giorni gli scontri erano circoscritti prevalentemente a Gerusalemme, fu tra i fatti sanguinosi che precedettero la rivolta armata vera e propria nei [[Territori palestinesi|Territori]].
 
Con la seconda intifada vi fu una forte ripresa del fenomeno degli attentati suicidi palestinesi nelle principali città israeliane, in particolare contro luoghi di aggregazione civili come autobus e locali notturni. Questi atti terroristici erano stati già presenti negli anni precedenti ma non avevano ottenuto un significativo consenso politico da parte dell'opinione pubblica palestinese. Gli Israeliani, da parte loro, procedettero a varie operazioni contro la popolazione civile come la demolizione di edifici e quartieri, sia nella striscia di [[Gaza]] sia in Cisgiordania, una politica di "omicidi mirati" a sfondo politico e battaglie sanguinose come l'[[Battaglia di Jenin (2002)|assedio di [[Jenin]].
 
== Esito ==