Palazzo Fenzi: differenze tra le versioni
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[[File:Sebastiano ricci, eros e anteros (amore punito), 1706-07, 01.jpg|thumb|left|''Amore punito'', di Sebastiano Ricci]]
Il palazzo è ricordato da [[Filippo Baldinucci]] come "uno de' più vaghi e nobili edifici, che da altri gentiluomini siano stati fatti in Firenze nel presente secolo". Ugualmente lo si trova segnalato nella guida di [[Giovanni Cinelli Calvoli]] e [[Francesco Bocchi]]: "ha una bella e adorna facciata, e un terrazzino i di cui beccatelli sono due arpie molto acconciamente, e con molta diligenza fatte dal Ferrucci, ed in oltre vi è uno sfondato, che con buona lontananza corrisponde in [[via Larga]], cosa molto degna".
Con tali caratteristiche il palazzo fu ereditato all'estizione della casata dai [[Marucelli]], nel 1659; a questi si devono interventi di ampliamento databili alla seconda metà del Seicento, legati al matrimonio tra Giuseppe Marucelli con Maria Francesca di Palla [[Rucellai]] (1672), che portarono alla definizione di due ali laterali più basse, come documentato dalle tavole di [[Ferdinando Ruggieri]]. Durante il Settecento il palazzo visse il periodo di maggior splendore e venne arricchito di importanti affreschi nelle sale al pian terreno, tra i quali spiccano le opere di [[Sebastiano Ricci]], risalenti al [[1706]]-[[1707]], oltre alla decorazione della cappella con stucchi di [[Giovanni Battista Ciceri]] e dell'alcova al piano terra. Con un cantiere aperto nel 1748 la zona retrostante l'edificio che giungeva con gli orti fino a via Larga (attuale [[via Camillo Cavour (Firenze)|via Camillo Cavour]]) fu destinata alla realizzazione di un edificio del tutto autonomo, funzionale ad accogliere la [[biblioteca Marucelliana|ricca biblioteca]] di [[Francesco Marucelli]]. Primo caso del genere a Firenze, la biblioteca venne aperta al pubblico nel [[1752]], entro un edificio progettato dall'architetto [[Alessandro Dori]].
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