Strategia della tensione: differenze tra le versioni
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{{Citazione|La cosiddetta ''strategia della tensione'' ebbe la finalità, anche se fortunatamente non conseguì il suo obiettivo, di rimettere l'Italia nei binari della "normalità" dopo le vicende del '68 ed il cosiddetto [[Autunno caldo]]. Si può presumere che Paesi associati a vario titolo alla nostra politica e quindi interessati a un certo indirizzo vi fossero in qualche modo impegnati attraverso i loro servizi d'informazioni. Su significative presenze della Grecia e della Spagna fascista non può esservi dubbio e lo stesso servizio italiano per avvenimenti venuti poi largamente in luce e per altri precedenti <nowiki>[...]</nowiki> può essere considerato uno di quegli apparati italiani sui quali grava maggiormente il sospetto di complicità, del resto accennato in una sentenza incidentale del Processo di Catanzaro ed in via di accertamento, finalmente serio, a Catanzaro stessa e a Milano.<br />
Fautori ne erano in generale coloro che nella nostra storia si trovano periodicamente, e cioè ad ogni buona occasione che si presenti, dalla parte di [chi] respinge le novità scomode e vorrebbe tornare all'antico.<br />
Tra essi erano anche elettori e simpatizzanti della D.C.<nowiki>[...]</nowiki> non soli, ma certo con altri, lamentavano l'insostenibilità economica dell'autunno caldo, la necessità di arretrare nella via delle riforme e magari di dare un giro di vite anche sul terreno politico.|[[Memoriale Moro]]<ref>{{cita testo|url=
[[Gianadelio Maletti]], l'ex capo dell'ufficio D del [[Servizio Informazioni Difesa|SID]] (dal [[1971]] al [[1975]]), ora cittadino [[Sudafrica|sudafricano]] e con diverse condanne pendenti in Italia (tra cui quelle relative ai depistaggi dei servizi nelle indagini sulla strage di piazza Fontana) il 4 agosto [[2000]] rilascia un'intervista<ref>{{cita testo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/08/04/maletti-la-spia-latitante-la-cia-dietro.html|titolo=Maletti, la spia latitante La Cia dietro quelle bombe}}, articolo de "La Repubblica", del 4 agosto 2000</ref> al quotidiano [[La Repubblica (quotidiano)|''La Repubblica'']] in cui parla del coinvolgimento della CIA nelle stragi compiute dai gruppi di [[destra (politica)|destra]]: secondo Maletti non sarebbe stata determinante nella scelta dei tempi e degli obbiettivi, ma avrebbe fornito ad Ordine Nuovo e ad altri gruppi di destra attrezzature ed esplosivo (tra cui, in base a quanto riferisce Maletti sulle indagini effettuate allora dal SID, anche quello impiegato nella strage di piazza Fontana) con lo scopo di creare un clima favorevole ad un [[colpo di Stato]] simile a quello avvenuto nel [[1967]] in Grecia e del fatto che al SID, nonostante questo servizio informasse il governo di quanto scoperto, non fu mai chiesto di intervenire.
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