Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy: differenze tra le versioni
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==Risultati scientifici di rilievo==
Il 29 giugno 2015, il pianeta nano [[Plutone (astronomia)|Plutone]] è passato davanti ad una stella lontana producendo un'ombra sulla [[Terra]] vicino alla [[Nuova Zelanda]] che ha permesso a SOFIA di studiare l'[[atmosfera di Plutone]].<ref>{{Cita web|cognome1=Veronico |nome1=Nicholas A. |cognome2=Squires |nome2=Kate K. |titolo=SOFIA in the Right Place at the Right Time for Pluto Observations |url=https://www.nasa.gov/feature/sofia-in-the-right-place-at-the-right-time-for-pluto-observations |data=29 giugno 2015 |opera=[[NASA]] |accesso=1º luglio 2015 }}</ref> All'inizio del [[2016]], SOFIA ha rilevato l'ossigeno atomico nell'atmosfera di Marte per la prima volta in 40 anni<ref>{{cita web|https://www.nasa.gov/feature/ames/sofia/flying-observatory-detects-atomic-oxygen-in-martian-atmosphere|titolo=Flying Observatory Detects Atomic Oxygen in Martian Atmosphere|curatore=[[NASA]]|data=6 maggio 2016|lingua=en|accesso=}}</ref>. Nel maggio dello stesso anno sono stati compiuti dei voli che hanno portato alla scoperta di [[idruro di elio]] (fino a quel momento creato solo in laboratorio) anche nel cosmo, nella nebulosa planetaria [[NGC 7027]]. Questa molecola è considerata la prima ad essersi formata in seguito al [[Big Bang]], a cui sono seguite tutte le altre.<ref>{{cita web|url=https://www.astronomiamo.it/DivulgazioneAstronomica/Notizia-Astronomica/8501/Idruro%20di%20elio,%20la%20prima%20molecola%20dal%20Big%20Bang%20osservata%20per%20la%20prima%20volta|titolo=Idruro di elio, la prima molecola dal Big Bang osservata per la prima volta|data=18 aprile 2019|accesso=19 aprile 2019|dataarchivio=3 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190503102337/https://www.astronomiamo.it/DivulgazioneAstronomica/Notizia-Astronomica/8501/Idruro%20di%20elio,%20la%20prima%20molecola%20dal%20Big%20Bang%20osservata%20per%20la%20prima%20volta|urlmorto=sì}}</ref> All'inizio del [[2017]], le sue osservazioni di [[Cerere (astronomia)|Cerere]] nel medio infrarosso hanno aiutato a determinare che il [[pianeta nano]] è ricoperto da uno strato di polvere di roccia proveniente da altri corpi<ref>{{cita web|1=https://www.nasa.gov/feature/don-t-judge-an-asteroid-by-its-cover-mid-infrared-data-from-sofia-shows-ceres-true|titolo=C-141 Tail Number: NASA 714|data=19 gennaio 2017|accesso=4 marzo 2018|dataarchivio=25 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190125101918/https://www.nasa.gov/feature/don-t-judge-an-asteroid-by-its-cover-mid-infrared-data-from-sofia-shows-ceres-true|urlmorto=sì}}</ref>.
Il 26 ottobre 2020 la [[NASA]] ha annunciato per la prima volta il rilevamento di acqua molecolare sulla superficie del lato visibile della [[Luna]], più precisamente nel [[cratere Clavius]]. È il risultato di una ricerca dell'[[Università del Colorado a Boulder]] basata sulle immagini della Luna scattate per la prima volta da SOFIA, combinate con le misurazioni della temperatura prese dal [[Lunar Reconnaissance Orbiter]]. Questo ritrovamento permette di ampliare i siti di ricerca, in precedenza ritenuti strettamente ai poli.<ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/scienza/spazio/acqua-sulla-luna-non-solo-ai-poli?notification_id=268810&hash=33bc9fd85da26cfb285a0c7f0845efbc|titolo=C'è acqua sulla Luna, e non solo ai poli|data=26 ottobre 2020}}</ref>
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