Enrico I d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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=== Primo matrimonio ===
L'11 novembre [[1100]], secondo il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon'', Enrico fu unito in matrimonio a [[Matilde di Scozia|Edith]]<ref name="Floren" /> che, sempre secondo il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon'', era figlia del [[Sovrani di Scozia|re di Scozia]], [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]] e della sua seconda moglie, [[Margherita di Scozia (santa)|Margherita del Wessex]]<ref name=Floren/> ([[Ungheria]], [[1045]] – 16 novembre [[1093]]) che, secondo il ''The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations'', era figlia del principe [[Edoardo l'esiliato|Edoardo]], (figlio del [[re d'Inghilterra]] [[Edmondo II d'Inghilterra|Edmondo IIIII]]<ref name=Worcester/> che, secondo [[Orderico Vitale]], discendeva da [[Alfredo il Grande]] e quindi dal primo re d'Inghilterra, [[Egberto del Wessex]]<ref name=ECCLESIASTICA>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f379.image.r=Orderic%20Vital.langFI#ES Historia Ecclesiastica, vol.unicum, pars III, liber X, colonna 754]</ref>). Margherita era sorella di [[Edgardo Atheling]], ultimo discendente del [[Wessex (famiglia)|casato dei Wessex]]<ref name=Corbet/> e pretendente alla corona d'Inghilterra.
 
Il matrimonio era stato disapprovato dai baroni normanni, che fecero presente che Edith aveva preso i voti da monaca<ref name=Corbet/>; Anselmo non prese in considerazione i voti (perché considerò che Edith non li avesse pronunciati liberamente<ref name=Chronicle_of_the_K>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 428, seconda nota]</ref> e celebrò personalmente il matrimonio<ref name=Floren/>; come concessione alla sensibilità dei Normanni, Edith, quando divenne regina, cambiò il suo nome in Matilde (come sostiene Orderico Vitale<ref name=ECCL>{{la}}[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k6561042q/texteBrut#ES Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol.III, liber VIII, pag. 400]</ref>) e nello stesso giorno del matrimonio venne incoronata regina<ref name=Wigornensis>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n74/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagina 48]</ref>. Enrico, grazie a questo matrimonio, divenne molto più accettabile alla popolazione anglo-sassone, in quanto la regina, per parte di madre, era discendente dai reali anglo-sassoni, come ci conferma Orderico Vitale<ref name="Eccle" />, e contribuì ad aumentare i matrimoni misti tra Normanni e Sassoni<ref name=Corbet/>. Il matrimonio viene ricordato anche da Guglielmo di Malmesbury<ref name=Chronicle_of_th>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 428]</ref>.
 
=== La difesa del trono e la conquista della Normandia ===
L'anno seguente, nel [[1101]], Roberto il Corto prese come suo consigliere di fiducia [[Rainulfo Flambard|Rainulfo Flambardus]], fuggito dal carcere inglese, che gli prospettò una situazione a lui favorevole in Inghilterra, con un partito pronto ad appoggiarlo in caso di guerra contro suo fratello Enrico I. Roberto preparò un'invasione dell'Inghilterra per strappare la corona al fratello Enrico. Nell'estate del [[1101]], in agosto, Roberto sbarcò a [[Portsmouth]] con il suo esercito<ref name=Chronicle_of_the_>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 429]</ref>, ma la mancanza di sostegno popolare tra gli inglesi permise a Enrico di resistere all'invasione. Roberto fu costretto tramite la diplomazia a rinunciare alle sue pretese sul trono inglese con il trattato di [[Alton (Hampshire)|Alton]], del luglio [[1101]]. In cambio Roberto ottenne da Enrico la rinuncia alla penisola del [[Cotentin]], una rendita di {{formatnum:3000}} marchi all'anno<ref name=Chronicle_of_the/> e la restituzione dei possedimenti inglesi al suo alleato, il [[conte di Boulogne]] [[Eustachio III di Boulogne|Eustachio]].
 
Nel [[1102]] Enrico si liberò di [[Roberto II di Bellême]], feudatario della Normandia, che era già molto ricco anche per merito della moglie e, dal [[1098]], ereditando la vasta contea di [[Shrewsbury]] in Inghilterra, era divenuto ancora più ricco e turbolento<ref name=Corbe>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 67</ref>. Con un pretesto lo convocò a corte<ref name=Corbe/>, perché si difendesse da 45 imputazioni. Roberto II di Bellême non si presentò e, insieme ai suoi fratelli e ad alleati [[galles]]i, preferì combattere, ma fu sconfitto<ref name=Corbe/>, condannato all'esilio e alla confisca di tutti i beni e si dovette ritirare in Normandia<ref name=Chronicle_of_the>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 430]</ref>.<br />Dopo questo esempio, nessun barone osò più sfidare Enrico I<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pagg. 67 e 68</ref>.