Fractional Orbital Bombardment System: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nuova categoria
m WPCleaner v2.05 - fix redirect - Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord / Fixed using WP:WPCleaner (Wikilink uguali alla propria descrizione)
Riga 47:
}}
 
Il '''Sistema di Bombardamento Orbitale Frazionale''' o '''Fractional Orbital Bombardment System''' (in [[Alfabeto cirillico|cirillico]]: '''Система частично-орбитального бомбометания'''; [[Nome in codice NATO|nome in codice NATO:]]: '''FOBS''') è stato un sistema orbitale di attacco nucleare di origine [[Unione Sovietica|sovietica]] sviluppato negli [[anni 1960|anni sessanta]] dall'OKB-586, entrato in servizio nel 1969 nei ranghi delle [[forze armate sovietiche]] ed il cui nome in codice è divenuto, in [[Civiltà occidentale|Occidente]], più noto dell'originale denominazione di progetto.
 
Progettato per colpire obiettivi collocati su qualsiasi punto sulla superficie terrestre, il sistema era costituito da un vettore missilistico '''[[R-36|R-36O]]''' abbinato ad un veicolo di rientro dotato di [[Arma nucleare|testata nucleare]] monoblocco, denominato '''OGCh''', il quale poteva essere rilasciato [[orbita|in orbita]] terrestre e mantenuto latente fino a ricezione dell'ordine di attacco.
Riga 58:
 
=== Sviluppo ===
L'esigenza per le [[forze armate sovietiche]] di disporre di un sistema missilistico a lunghissimo raggio emerse nei primi anni 60. Infatti, all'epoca la [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]] disponeva di basi di lancio missilistiche in [[Turchia]] ed [[Europa]], che gli consentivano di colpire il territorio sovietico con un preavviso minimo. Nel tentativo di porre rimedio a questa situazione di svantaggio, i vertici sovietici decisero di sviluppare un sistema d'attacco orbitale: in pratica, si trattava di mettere in orbita alcune testate nucleari, che potessero essere fatte rientrare sulla [[Terra]] in caso di conflitto armato.<br />Nel [[1961]], fu quindi emesso il requisito '''GR-1''' (Razzo Globale 1), che in pratica richiedeva lo sviluppo di un sistema in grado di mettere una testata nucleare del peso di 1.500&nbsp;kg in una [[orbita terrestre bassa]] di 150&nbsp;km. La testata avrebbe dovuto essere in grado di rientrare ed attaccare gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] continentali in ogni direzione, prima che questa fosse individuata dai radar d'allerta missilistico della difesa americana<ref name="GR-1">[http://www.astronautix.com/lvs/gr1.htm GR-1] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140209165616/http://astronautix.com/lvs/gr1.htm |date=9 febbraio 2014 }}.</ref>.<br />Le proposte furono tre.
#'''R-36O''': proposto da [[Michail Kuz'mič Jangel']], si trattava di una versione per impiego orbitale del missile balistico intercontinentale [[R-36]]
#'''[[8K713|GR-1]]''': proposto da [[Sergej Pavlovič Korolëv]], si trattava di una soluzione a basso rischio tecnologico, perché utilizzava soluzioni tecniche già usate con successo sull'[[R-9]]