Cavalieri templari: differenze tra le versioni

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[[File:Bandeira Templária.svg|miniatura|sinistra|Bandiera utilizzata in battaglia dai templari]]
 
La regola dei templari conteneva anche delle disposizioni riguardo alla veste da indossare che doveva essere bianca, nera, o bigia; inoltre i [[Cavalleria medievale|cavalieri]] indossavano un mantello bianco mentre per i sergenti e per gli altri appartenenti all'ordine ne era previsto uno di colore marrone scuro. Era inoltre vietato qualsiasi accessorio a ornamento, anche se con la bolla pontificia ''[[Omne Datumdatum Optimumoptimum]]'', emanata nel marzo 1139, venne permesso di portare una croce patente rossa, ricamata in alto a sinistra sul mantello come ricordo del pellegrinaggio armato a Gerusalemme.<ref>{{Cita |Cardini, 2011 |pp. 41-42}}.</ref> Tale croce era di piccole dimensioni (come ben si evince dalle rappresentazioni dell'epoca) e non di grandi dimensioni sul torace o sulla schiena, come si vede invece in varie rappresentazioni ottocentesche o nella filmografia moderna.
 
Ai templari era inoltre vietato portare i capelli lunghi mentre la barba doveva essere lunga e non curata, anche se tali disposizioni non furono seguite a lungo. Ai cavalieri non era concesso nemmeno di usufruire dei bagni alla maniera orientale.<ref name="Cardini43">{{Cita |Cardini, 2011 |p. 43}}.</ref>
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La vastissima diffusione delle sedi dell'ordine, in Europa e anche in Italia, fu legata anzitutto alla necessità di mantenere attiva in [[Terra santa]] la forza combattente, in termini economici e finanziari. La maggioranza degli insediamenti era rivolta alle colture agricole, ma non mancavano le sedi dedicate alla gestione amministrativa delle proprietà, al reclutamento o al controllo di attività complementari, come l'allevamento di cavalli da trasporto e da combattimento, o le attività metallurgiche connesse con la produzione di armi. A titolo di esempio, la presenza delle [[sedi templari in Italia]] ammontava ad almeno 200 località, dal nord al sud.<ref name="CaponeImperioValentini">{{Cita |Capone, Imperio e Valentini, 2002}}.</ref>
 
Per oltre due secoli, i Cavalieri templari, grazie anche ai concili loro favorevoli ([[Concilio di Pisa (1135)|concilio di Pisa]], 1135 e [[Concilio Lateranense II|Lateranense II]], 1139), acquisirono - attraverso lasciti, donazioni e altre forme di liberalità laiche ed ecclesiastiche - terre, castelli, casali in quantità tali da farli diventare l'Ordine più potente, dunque invidiato e temuto, dell'epoca. La [[bolla pontificia]] ''[[Omne Datumdatum Optimumoptimum]]'' di [[Papa Innocenzo II|Innocenzo II]] del 29 marzo 1139 fu di vitale importanza per l'Ordine dei cavalieri templari perché sancì la totale indipendenza del suo operato e l'esenzione dal pagamento di tasse e gabelle.<ref name="chinazzi168169" /> Essi avviarono con meticolosità e professionalità la loro organizzazione nell'intero Occidente, trasformandolo in grande magazzino per l'approvvigionamento dell'Oltremare, costituendo in tutti gli Stati d'Europa propri insediamenti agricoli, economici e politici.<ref name="chinazzi168169">{{Cita |Chinazzi, 2013 |pp. 168-169}}.</ref>
 
=== Grandi insediamenti ed edilizia templare ===