Exilles: differenze tra le versioni

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|Data elezione = 27-5-2019
|Data istituzione =
|Abitanti = 241242
|Note abitanti = {{Istat|001|100|2023}}
|Aggiornamento abitanti = 31-510-2023
|Sottodivisioni = [[Champbons]] Inferiore, [[Champbons]] Superiore, Deveys, ai soli fini ISTAT Morliere (chiamata Cels e composta da tre borgate denominate Morliere, Rif e Ruinas), Plantà, San Colombano, Sapé di Exilles, Grange della Valle, Margheria inferiore e superiore
|Divisioni confinanti = [[Bardonecchia]], [[Bramans]] (FR-73), [[Chiomonte]], [[Giaglione]], [[Oulx]], [[Pragelato]], [[Salbertrand]], [[Usseaux]]
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}}
 
'''Exilles''' (''Eissilhas'' in [[lingua occitana|occitano]] nella norma classica<ref>D. Sumien, 2021, “Eissilhas: un toponim plen d’istòria e de chambiaments lingüistics”, ''Jornalet'' 18.10.2021 [https://opinion.jornalet.com/lenga/blog/3898/eissilhas-un-toponim-plen-distoria-e-de-chambiaments-linguistics]</ref>, noto anche ''Isiya''; ''Isìles'' in [[lingua piemontese|piemontese]]; [[Italianizzazione (fascismo)|italianizzato]] in ''Esille'' durante il [[regime fascista]]), è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 241242 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[città metropolitana di Torino]] in [[Piemonte]], che si trova in Alta [[Val Susa|Val di Susa]].
 
È l'antica gallo-romana ''Excingomagus''<ref>Gian Vittorio Avondo e Marco Comello, ''Frontiere contese tra Italia e Francia'', Torino, Edizioni del Capricorno, 2012, ISBN 978-88-7707-160-6, p. 84</ref> e si trova sul percorso storico della [[Via Francigena]], nella variante proveniente dal [[Colle del Monginevro|Monginevro]]; è noto soprattutto perché vi sorge l'omonimo [[Forte di Exilles|forte]].
 
== Geografia e topografia ==
Exilles sorge a 870 m [[s.l.m.]] in Alta [[Val di Susa]], all'interno di una stretta gola della [[Dora Riparia]], a circa 67&nbsp;chilometri ada ovest da [[Torino]]. La valle ha qui un suo punto caratteristico, chiudendosi, prima del vasto pianoro di Oulx, nella "Comba di Exilles". La costiera sud (alla destra orografica) sale sino alla [[Testa dell'Assietta]] (2.&nbsp;566 m s.l.m.), quella nord fino al [[Monte Niblè]] (3.&nbsp;365 m s.l.m., massima altezza comunale), una delle vette del [[massiccio dell'Ambin]].
 
===Monti===
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== Storia ==
[[File:Exilles - plan-relief 1695.jpg|sinistra|miniatura|Plastico (''plan-relief'', in francese) del forte di Exilles e di una parte del paese, 1695]]
L'abitato di Exilles ha origine antichissima. Grazie alla sua posizione strategica, il sito attualmente occupato dal forte era abitato già in epoca primitiva e poi in epoca celtica, ma solo dal [[1155]], sotto il dominio dei [[delfini del Viennois|conti d'Albon]], si può confermare l'esistenza di un vero e proprio complesso fortificato. Da quella data il forte di Exilles e il paese passarono di mano in mano, tra la dominazione piemontese e quella francese: una storia lunga, che vide contrapposte per lungo tempo le fazioni del [[Ducato di Savoia]] e quelle del [[Delfinato]], e che diede anche origine alla famosa vicenda del [[miracolo eucaristico di Torino]].
 
Nei primi giorni di giugno [[1593]] Exilles e dintorni passarono saldamente sotto il controllo di [[Carlo Emanuele I di Savoia]], grazie anche all'operato che ebbe, nella spedizione militare, il suo alleato spagnolo don Rodrigo di Toledo, rimasto ucciso in un conflitto a fuoco nelle montagne e sepolto poi a Plan di [[Savoulx]].
 
Passato alla [[Francia]], la leggenda vuole che qui, tra il [[1681]] e il [[1687]], sia stato detenuto il celebre personaggio poi denominato la "[[Maschera di Ferro]]".
 
Dopo il [[Trattatotrattato di Utrecht]], Exilles venne fortificato nuovamente dai Savoia, che ne fecero una piazzaforte inespugnabile. Nel settembre del [[1745]], nel corso della [[guerra di successione austriaca]], le truppe francesi tentarono di aprirsi la strada verso la [[valle di Susa|bassa valle di Susa]] attaccando il forte di Exilles, ma vennero respinte dalle cannonate della guarnigione del forte al comando del capitano Papacino d'Antoni.<ref>Michele Ruggiero, ''Storia della valle di Susa'', p. 312.</ref>
[[File:DSCF2335 Exilles.jpg|thumb|upright=1.25|Il [[forte di Exilles]] in una foto del 2005]]
Nel [[1796]] i francesi ne ordinarono lo smantellamento: la città era infatti passata alla repubblica dopo il [[Trattato di Parigi (maggio 1796)|Trattatotrattato di Parigi]] e [[Vittorio Amedeo III di Savoia]], come ricorda [[Luigi Cibrario]]:
{{Citazione|...cedette alla [[Francia]] la [[Contea di Savoia|Savoia]], [[Contea di Nizza|Nizza]], [[Tenda (Francia)|Tenda]]; si obbligò a demolire le fortezze di Exilles, di [[Susa (Italia)|Susa]] e di [[Demonte]], consentì che fossero occupate dai francesi [[Cuneo]], [[Ceva]], [[Tortona]], [[Alessandria]], [[Casteldelfino]] e l'[[Testa dell'Assietta|Assietta]]...|Luigi Cibrario, ''Storia di Torino'', libro VI}}
Exilles tornò di vitale importanza nell'[[XIX secolo|Ottocento]], durante il periodo in cui l'Italia era membro della [[Triplice Alleanza (1882)|Triplice Alleanza]]: in questo periodo, dovendo difendere i confini con la Francia, il governo italiano stanziò fondi per la ristrutturazione del forte, facendo diventare Exilles uno dei comuni più popolati della Valle Susa; con la decadenza della fortezza, avvenuta in seguito al ritiro delle forze armate, l'importanza del comune venne sempre più a scemare a livello strategico.
[[File:Fontana medievale.JPG|thumb|upright=1.25|Fontana medievale nella piazza del municipio]]
[[File:Exilles Rue Principal.jpg|thumb|upright=1.25|Via Roma o Rue Principal]]
Negli anni del fascismo la denominazione venne italianizzata in "Esille", ma la forma originale fu ripristinata nel [[1953]]<ref>{{Cita legge italiana |tipo=DPR |anno=1953 |mese=05 |giorno=12 |numero=468 |titolo=Cambiamento della denominazione del comune di Esille, in provincia di Torino, in quella di "Exilles". |articolo= |originale=si |data= |cid= }}</ref>.
 
== Società ==
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== Arte ==
{{vedi anche|Forte di Exilles}}
* Il [[Forte di Exilles|Forte]], principale attrattiva artistica e storica di Exilles, che ha reso il paese punto di primaria importanza nella rete difensiva sabauda e francese, poiché i confini della zona portarono Exilles a passare dall'una all'altra potenza.
* La [[Cappella di San Rocco (Exilles)|cappella di San Rocco]], costruita nel [[1660]] su impianto [[Architettura romanica|romanico]].
* La parrocchiale di S. Pietro Apostolo, originaria dell'[[XI secolo]] a tre navate con pregevole portale gotico e un importante campanile tardoromanico.
* La chiesa di San Colombano nella frazione di San Colombano<ref>[http://www.saintcolumban.eu/index.php/fr/la-famiglia-colombaniana/le-comunita-colombaniane/italia/italia-piemonte/piemonte-exilles-to La Chiesa di San Colombano di Exilles sul portale Saintcolumban.eu]</ref>. L'attuale edificio fu edificato nel 1752 sul sito di una precedente cappella dedicata a Sant'Anna. La riedificazione fu decisa poiché l'antica chiesa di San Colombano venne distrutta durante gli eventi bellici del 1593.
* La [[Cappellacappella di Morliere]], dedicata ai Santi Giacomo e Filippo è localizzata nel nucleo storico della piccola frazione del Cels (borgata Morliere), nella quale è caratteristica la connotazione di architetture religiose e civili storicamente molto significative.
 
== Economia ==
L'economia di Exilles si basa essenzialmente sul turismo, recentemente sviluppatosi attorno al Forte, e sull'agricoltura: grazie a particolari condizioni climatiche a monte del paese esistono dei rari vitigni di montagna ([[Avanà]]).<br />Attualmente la C.M.A.V.S., con sede in [[Oulx]], ha avviato il progetto ''"Mille viti a quota mille metri"'' collocato nella zona "Clote", sopra l'abitato della frazione Deveys.
Attualmente la C.M.A.V.S., con sede in [[Oulx]], ha avviato il progetto ''"Mille viti a quota mille metri"'' collocato nella zona "Clote", sopra l'abitato della frazione Deveys.
 
=== Trasporti ===
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=== Frazioni ===
Il comune di Exilles è composto dalle frazioni: Cels, Deveys, San Colombano, [[Champbons]] e Plantà. Esse hanno seguito la storia del paese perché dipendenti dall'economia scaturita dalla presenza del forte.<br /> Nello specifico si ricorda:
* [[San Colombano (Exilles)|San Colombano]]: sito a 1.&nbsp;391&nbsp;m, il paese era noto nel passato per la coltivazione delle patate; noto dai carteggi almeno dal quattrocentoQuattrocento, San Colombano venne completamente distrutto dalla battaglia che qui si svolse tra i francesi e i piemontesi il 5 maggio [[1593]]: a suo tempo, esso sorgeva non nella sua ubicazione attuale, ma spostato verso il torrente Galambra. Resti del paese vecchio sono ancora visibili, semisepolti, ma testimone della distruzione operata dai francesi è la fontana, che riporta ancora la data "[[1582]]".
* [[Deveys]], frazione poco lontana dal centro di Exilles, è ricordata per la tremenda valanga che il 18 gennaio 1885 si staccò dal monte Charbiere (o di Papillon, o di Deveis) a quota 23902&nbsp;390 m, travolse la frazione seppellendovi 36 persone, inutilmente soccorse dagli Alpini del battaglione Val Dora di Susa: esse sono ricordate sulla lapide posta sulla parete della cappella .
* [[Champbons]], frazione sita nel fondovalle, a 913&nbsp;m [[s.l.m.]], è articolata in due gruppi di case: Champbons superiore, in sponda destra, e Champbons inferiore, in sponda sinistra.
* Plantà, sita prima del capoluogo, salendo da [[Chiomonte]], adiacente alla S.S. 24 del Monginevro e prospiciente al Forte (zona casa cantoniera [[ANAS]]).
* [[Morliere]], chiamata ''Cels'' e composta da tre borgate denominate ''Morliere, Rif e Ruinas.''
 
== Stemma e gonfalone ==