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La progettazione delle basi di dati è un'attività complessa, che si basa sull'applicazione di [[formalismo matematico|tecniche formali]] in congiunzione a considerazioni pratiche derivate dalla natura dei dati stessi. In fase di progettazione si affrontano quindi problemi in materia di [[modellazione dei dati|modellazione]], [[codifica|rappresentazione]], [[memoria (informatica)|archiviazione]] e [[accessibilità (design)|accesso]] ai dati, oltre che della loro [[sicurezza informatica|sicurezza]], [[privatezza]] ed [[integrità dei dati|integrità]]. Senza contare altre questioni di contorno che pertengono più propriamente ai [[DBMS]].<ref>{{cita|Atzeni 2018|pp. 197-202}}.</ref>
 
Gli informatici potrebbero classificare i sistemi di gestione in termini del modello di base dati che essi supportano. Le [[Base di dati relazionale|basi di dati relazionali]] diventarono predominanti negli anni '80. Queste modellano i dati come righe e colonne in una serie di tabelle, e la stragrande maggioranza utilizza [[SQL]] come linguaggio per scrivere e interrogare i dati. Negli anni 2000, presero piede anche modelli non relazionali, collettivamente chiamati [[NoSQL]], perché usano [[Linguaggio di interrogazione|linguaggi di interrogazione]] diversi.
 
== Storia ==
All'inizio della [[storia dell'informatica]], la grande maggioranza dei programmi specializzati consentivano l'accesso a una singola base di dati per guadagnare in velocità di esecuzione, pur perdendo in flessibilità. Oggi, invece, i moderni sistemi possono essere utilizzati per compiere operazioni su un gran numero di basi di dati differenti. Dagli [[anni settanta]] del [[XX secolo]] le basi di dati hanno subito un enorme sviluppo sia in fatto di quantità di dati memorizzati sia in fatto di tipi di architetture adottate. A partire da allora e soprattutto dall'inizio del [[XXI secolo]]. Queste sono le architetture dati che si sono sviluppate negli anni:
 
All'inizio della [[storia dell'informatica]], la grande maggioranza dei programmi specializzati consentivano l'accesso a una singola base di dati per guadagnare in velocità di esecuzione, pur perdendo in flessibilità. Oggi, invece, i moderni sistemi possono essere utilizzati per compiere operazioni su un gran numero di basi di dati differenti. Dagli [[anni settanta]] del [[XX secolo]] le basi di dati hanno subito un enorme sviluppo sia in fatto di quantità di dati memorizzati sia in fatto di tipi di architetture adottate. A partire da allora e soprattutto dall'inizio del [[XXI secolo]]. Queste sono le architetture dati che si sono sviluppate negli anni:
* Architettura centralizzata, [[Database management system|DBMS]];
 
* Architettura parallela;
Gli informatici potrebbero classificare i sistemi di gestione in termini del modello di base dati che essi supportano. Le [[Base di dati relazionale|basi di dati relazionali]] diventarono predominanti negli anni '80. Queste modellano i dati come righe e colonne in una serie di tabelle, e la stragrande maggioranza utilizza [[SQL]] come [[linguaggio perdi scrivere e interrogare i datiinterrogazione]]. Negli anni 2000, presero piede anche modelli non relazionali, collettivamente chiamati [[NoSQL]], perché usanogeneralmente [[Linguaggioadottano di interrogazione|linguaggi didiversi interrogazione]]dal diversiSQL.
* [[Database distribuito|Architettura distribuita]];
* Architettura federata;
* Architettura [[Data integration|''data Integration'']];
* Architettura [[Data warehouse|''data Warehouse'']].
 
== Caratteristiche ==