Computer Lib/Dream Machines: differenze tra le versioni
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Nelson scrive appassionatamente riguardo alla necessità che le persone comprendano profondamente i computer, più profondamente di quanto non si faccia con la semplice [[Computer literacy|alfabetizzazione informatica]], che Nelson considera una familiarità eccessivamente superficiale con hardware e software particolari. Il suo grido di protesta "Down with Cybercrud" ("''Abbasso il gergo tecnico informatico''") è rivolto contro la centralizzazione dei computer (come quella promossa all'epoca da [[IBM]]), e contro quelle che considera le falsità intenzionali che "le persone informatiche" diffondono tra i non addetti ai lavori per perpetrarne l'ignoranza. In ''Dream Machines'', Nelson tratta il potenziale multimediale flessibile del computer, che all'epoca era una novità sorprendente.
Il libro di Nelson è un manifesto vivace che ha ispirato una generazione di amanti del computer [[Fai da te|fai-da-te]]. Nel suo libro ''Tools for Thought'', [[Howard Rheingold]] definisce ''Computer Lib'' "il manifesto clandestino più venduto della [[Microcomputer revolution|rivoluzione del microcomputer]]".<ref>{{Cita libro|nome=Rheingold|cognome=Howard|titolo=Tools for tought|anno=1985|editore=Princeton University Press|città=London|lingua=en|ISBN=9780262681155}}</ref> Nel libro di [[Steven Levy]], ''Hackers'', ''Computer Lib'' è descritto come "l'epopea della rivoluzione informatica, la bibbia ed il sogno degli hacker. [Nelson] fu testardo abbastanza da pubblicarlo quando nessun altro sembrava pensare che fosse una buona idea."<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Steven|cognome=Levy|titolo=Hackers: heroes of the computer revolution|anno=2011|città=Toronto|lingua=inglese|capitolo=Capitolo 8: "Revolt in 2100"|ISBN=0616656076}}</ref> Pubblicato poco prima del rilascio del kit [[Altair 8800]], ''Computer Lib'' è spesso considerato il primo libro sul personal computer.<ref>{{Cita libro|nome=Noah|cognome=Wardrip-Fruin|nome2=Nick|cognome2=Montfort|titolo=New Media Reader|url=https://archive.org/details/newmediareader0000unse|anno=2003|editore=MIT Press|città=Cambridge|lingua=inglese|p=[https://archive.org/details/newmediareader0000unse/page/301 301]|ISBN=0-26223-227-8}}</ref>
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*{{Cita libro|nome=Theodor|cognome=Nelson|titolo=Computer Lib: You Can and Must Understand Computers Now; Dream Machines: New Freedoms Through Computer Screens— A Minority Report|data=1974|editore=Self-published|lingua=en|cid=lib|ISBN=0-89347-002-3}}
*{{Cita libro|nome=Noah|cognome=Wardrip-Fruin|nome2=Nick|cognome2=Montfort|titolo=New Media Reader|url=https://archive.org/details/newmediareader0000unse|anno=2003|editore=MIT Press|lingua=en|ISBN=0-26223-227-8}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Ted Nelson|anno=1973|mese=Giugno|titolo=A Conceptual Framework for Man-Machine Everything|rivista=Proceedings AFIPS National Computer Conference and Exposition|volume=|numero=|lingua=en}}
*{{Cita libro|autore=Ted Nelson|curatore=Brenda Laurel|titolo=The Art of Human-Computer Interface Design|anno=1990|url=https://archive.org/details/artofhumancomput00laur|data=1990|editore=Wesley|città=Reading|lingua=en|pp=[https://archive.org/details/artofhumancomput00laur/page/235 235]-243|capitolo=The Right Way to Think about Software Design}}
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