Guerra della Lega di Cambrai: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Lega Santa (1511)|Battaglia di Ravenna (1512)|Operazioni in Val Vestino (1510-1517)|Assedio di Treviso|Sacco di Brescia}}
 
Nel marzo 1511 i francesi presero Concordia e Castelfranco, mentre il 21 maggio fu la volta di Bologna, la seconda città più popolosa dello [[Stato PonficioPontificio]]. Luigi XII cercò di approfittare del momento favorevole per sollevare i cardinali filo-francesi con il pretesto di ribadire l'autonomia della [[Chiesa cattolica in Francia|chiesa gallicana]]. Il re francese convocò per il 1º settembre 1511 presso [[Pisa]] un concilio (passato alla storia come "[[Concilio di Pisa (1511)|conciliabolo]]") di nove cardinali dissidenti nel tentativo di deporre Giulio II. Il pontefice, però, convocò il 18 luglio un [[concilio]] in [[Laterano]] (il [[Concilio Lateranense V]]), minacciando i cardinali ribelli della perdita della porpora in caso di mancata sottomissione di lì a due mesi: il 13 novembre una sollevazione di pisani mise in fuga i dissidenti.<ref name="Pellegrini_A" /> Tra i successi diplomatici che Giulio II conseguì in quei tempi vi è da annoverare un accordo, mediato dal cardinale [[Matteo Schiner]], con la [[confederazione elvetica]] che metteva al servizio del papa un contingente di fanteria da impiegarsi come milizia personale: era così nata la [[Guardia svizzera pontificia]].<ref name="P127"/>
 
Nel giugno 1511, tuttavia, la maggior parte della [[Romagna]] era nelle mani dei francesi: l'[[esercito pontificio]], disorganizzato e sottopagato, non era in condizione di impedire a Trivulzio di avanzare su [[Ravenna]]. In risposta a questa ''impasse'', Giulio proclamò una [[Lega Santa (1511)|Lega Santa]] contro la Francia. La nuova alleanza crebbe rapidamente fino a includere non solo la [[Spagna]] e il [[Sacro Romano Impero]], ma anche [[Enrico VIII d'Inghilterra]] che, avendo deciso di cogliere l'occasione come una scusa per espandere la sua influenza nel nord della Francia, concluse il 17 novembre il trattato di Westminster con Ferdinando, un impegno di mutuo soccorso contro i francesi.<ref>{{cita|Hutchinson, 2012|p. 159|Hutchinson, 2012}}.</ref>