Disturbo depressivo: differenze tra le versioni

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L'impatto della depressione sulla società, varia ampiamente tra le varie culture. Un commentatore ha osservato che "a causa della mancanza di una certezza scientifica, il dibattito sulla depressione si accende su questioni inerenti alla lingua. Ciò che noi chiamiamo "malattia" o "disturbo", influenza il modo in cui la visualizziamo, diagnostichiamo e trattiamo".<ref>{{Cita web|url=http://www.slate.com/id/2129377|titolo=The Depression Wars: Would Honest Abe Have Written the Gettysburg Address on Prozac?|autore=Maloney F|data=3 novembre 2005|sito=Slate magazine|editore=Washington Post|accesso=3 ottobre 2008|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080925012423/http://www.slate.com/id/2129377/|urlmorto=no}}</ref> Vi sono differenze culturali nella misura in cui la depressione è considerata una malattia che richiede il trattamento di personale professionale, o sia un indicatore di qualcosa d'altro.<ref name="Karasz05">{{Cita pubblicazione |autore=Karasz A |titolo=Cultural differences in conceptual models of depression |rivista=Social Science in Medicine |volume=60 |numero=7 |pp=1625-35 |anno=2005 |pmid=15652693 |doi=10.1016/j.socscimed.2004.08.011|lingua=en}}</ref>
 
La [[diagnosi]] di depressione è meno comune in alcuni paesi, come la [[Cina]]. Si è sostenuto che i cinesi tradizionalmente negano o somatizzano la depressione emotiva (anche se sin dal 1980, il rifiuto della popolazione cinese alla depressione sembra essere drasticamente diminuito).<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Parker, G. |anno=2001|titolo=Depression in the planet's largest ethnic group: The Chinese |url=https://archive.org/details/sim_american-journal-of-psychiatry_2001-06_158_6/page/857 |rivista=American Journal of Psychiatry |volume=158 |numero=6 |pp=857-64|pmid=11384889|doi=10.1176/appi.ajp.158.6.857|lingua=en}}</ref> Un professore [[australia]]no, Gordon Parkeri, sostiene che il concetto occidentale di depressione "medicalizza" il senso di tristezza o di miseria.<ref name=Parker07>{{Cita pubblicazione |autore=Parker, G |anno=2007 |titolo=Is depression overdiagnosed? Yes |rivista=BMJ |volume=335|numero=7615 |p=328|pmid=17703040 |doi=10.1136/bmj.39268.475799.AD |pmc=1949440|lingua=en}}</ref> Allo stesso modo, lo psichiatra [[Thomas Szasz]] sostiene che la depressione (come la [[schizofrenia]]) sia una malattia metaforica che viene impropriamente considerata come una malattia vera e propria, sebbene le moderne [[neuropsichiatria]] e [[psichiatria biologica]] abbiano screditato alcune delle sue teorie in cui nega connessioni biologiche tra malattie e neurotrasmettitori.<ref>{{Cita web |autore=Steibel W (Producer) |anno=1998 |url=http://www.szasz.com/isdepressionadiseasetranscript.html |titolo=Is depression a disease? |sito=Debatesdebates |accesso=16 novembre 2008 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081228184624/http://www.szasz.com/isdepressionadiseasetranscript.html |urlmorto=no }}</ref> Vi è stata anche la preoccupazione che il DSM, così come il campo della psichiatria che se ne occupa, tenda a identificare fenomeni astratti come depressione.<ref name="Blazer">{{Cita libro |autore=Blazer D.G. |titolo=The age of melancholy: "Major depression" and its social origins |url=https://archive.org/details/ageofmelancholym0000blaz |editore= Routledge|città=New York |anno=2005 |isbn=978-0-415-95188-3|lingua=en}}</ref> Lo [[psicanalista]] statunitense [[James Hillman]] scrive che la depressione può essere salutare per l'anima.<ref name="Hillman">{{Cita libro |autore=Hillman J.|titolo=A blue fire: Selected writings by James Hillman |url=https://archive.org/details/bluefireselected00hill|editore= Harper & Row|città=New York|anno=1989 |pp=152–53 |isbn=0-06-016132-9|lingua=en}}</ref> Hillman sostiene che i tentativi terapeutici per eliminare la depressione fanno eco sul tema cristiano della [[risurrezione]], ma hanno l'effetto perverso di demonizzare uno stato dell'anima.
 
Storicamente, i medici, si sono dimostrati spesso riluttanti a discutere o cercare un trattamento per la depressione, a causa dello [[Stigma (sociologia)|stigma]] sociale ad essa correlato o per via dell'ignoranza sulla diagnosi o sul trattamento. Tuttavia, l'analisi o l'interpretazione di lettere, diari, opere d'arte, scritti o dichiarazioni di familiari e amici di alcuni personaggi storici, hanno portato alla conclusione che essi potessero aver sofferto di una qualche forma di depressione. Tra di essi si possono ricordare la scrittrice [[Regno Unito|inglese]] [[Mary Shelley]], lo scrittore [[Henry James]], il poeta [[Robert Frost]]<ref name="Frost">{{cita libro |autore=Frost, Robert |titolo=Collected Poems, Prose, & Plays|pagine=Introduzione|anno=1995 |isbn=1-883011-06-X |url=https://archive.org/details/collectedpoemspr00fros }}</ref> e il [[Presidente degli Stati Uniti d'America|presidente statunitense]] [[Abraham Lincoln]]. Alcuni contemporanei noti per essere probabilmente soggetti alla depressione sono, ad esempio il [[cantautore]] [[canada|canadese]] [[Leonard Cohen]] e il [[drammaturgo]] statunitense [[Tennessee Williams]].<ref name="Jeste04">{{Cita pubblicazione |autore=Jeste N.D.|etal=si|titolo=Tennessee Williams |rivista=American Journal of Geriatric Psychiatry |volume=12 |numero=4 |pp=370-75|anno=2004 |pmid=15249274 |doi=10.1176/appi.ajgp.12.4.370|lingua=en}}</ref> Alcuni psicologi d'avanguardia, come ad esempio gli americani [[William James]]<ref name="James">{{Cita libro |autore=James H (Ed.) |titolo=Letters of William James (Vols. 1 and 2) |editore=Kessinger Publishing Co|città=Montana USA |pp=147–48|anno=1920|isbn=978-0-7661-7566-2}}</ref> e [[John B. Watson]],<ref name="Cohen">{{Cita libro |autore=Cohen D |titolo=J. B. Watson: The Founder of Behaviourism |url=https://archive.org/details/jbwatsonfoundero0000cohe |editore=Routledge & Kegan Paul |città=London, UK |anno=1979 |p=7 |isbn=0-7100-0054-5 }}</ref> hanno affrontato la propria depressione.