Yusuf al-Qaradawi: differenze tra le versioni
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Diresse il Consiglio europeo della fatwa e della ricerca e fu noto per il suo programma televisivo su [[Al-Jazeera]], ''al-Sharīʿa wa l-ḥayāt'' ("[[Shari'a]] e vita") e su IslamOnline (un sito web che aiutò a fondare nel 1997), dove espresse le sue opinioni ed editti ("[[fatwā]]") basati nelle sue interpretazioni del [[Corano]]. Ha anche pubblicato più di 120 libri, tra cui ''The lawful and the prohibited in Islam'' e ''Islam: The Future Civilization''. Ricevette otto premi internazionali per i suoi contributi sul pensiero islamico<ref>
Al-Qaraḍāwī ha svolto a lungo un ruolo di rilievo nell'organizzazione politica egiziana dei [[Fratelli musulmani]]<ref>{{Cita web| titolo = The Cartoon Jihad: The Muslim Brotherhood's project for dominating the West| autore = Olivier Guitta| data = 20 febbraio 2006|pp=Volume 11, Issue 22| url = http://www.weeklystandard.com/Content/Public/Articles/000/000/006/704xewyj.asp| editore = ''The Weekly Standard''| accesso = 21 gennaio 2010| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151016221242/http://www.weeklystandard.com/Content/Public/Articles/000/000/006/704xewyj.asp| urlmorto = sì}}</ref>.
Da un lato, considerò che la [[democrazia]] fosse compatibile con l'Islam e auspicabile per i Paesi musulmani,<ref>
Fu fermamente ostile al principio della separazione tra [[religione]] e [[politica]], secondo la formula classica che l'Islam è "religione e mondanità" (''dīn wa dunyā'').<ref>{{Cita web |url=https://www.islamonline.net/servlet/Satellite?pagename=IslamOnline-English-Ask_Scholar%2FFatwaE%2FFatwaE&cid=1119503545396 |titolo=Copia archiviata |accesso=14 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110209103641/http://www.islamonline.net/servlet/Satellite?pagename=IslamOnline-English-Ask_Scholar%2FFatwaE%2FFatwaE&cid=1119503545396
== Biografia ==
Al-Qaraḍāwī nacque nel settembre 1926 nel villaggio rurale di Saft Turab nel [[delta del Nilo]], ora nel governatorato di Gharbia, in [[Egitto]], da una famiglia povera di devoti contadini musulmani. Rimase orfano all'età di due anni, quando perse il padre. Dopo la morte del padre, fu allevato dalla madre e dallo zio. La famiglia lo spingeva ad aprire una merceria oppure a diventare falegname, ma lui preferì dedicarsi agli studi religiosi. Ha letto e memorizzato l'intero [[Corano]] prima dei dieci anni. Successivamente si iscrisse all'Istituto di Studi Religiosi di Tanta. Mentre era a Tanta, Al-Qaradawi incontrò per la prima volta [[Hassan al Banna]], il fondatore dei [[Fratelli Musulmani]], quando al Banna tenne una conferenza nella sua scuola. Al-Qaradawi ha scritto dell'impatto duraturo di questo incontro, descrivendo al Banna come "brillantemente irradiante, come se le sue parole fossero rivelazione o carboni ardenti dalla luce della profezia".
Fu imprigionato nel 1949, quando l'Egitto era sotto un regime monarchico con re [[Fārūq I d'Egitto|Fārūq]], e, dopo la pubblicazione di ''Il tiranno e lo studioso'', venne nuovamente imprigionato per altre tre volte durante il mandato del presidente [[Gamal Abdul Nasser]].
Dopo il diploma, passò agli studi di Teologia Islamica presso l'Università Al-Azhar del [[Il Cairo|Cairo]], dove si laureò nel 1953. Conseguì il diploma in lingua e letteratura araba nel 1958 presso l'Istituto Avanzato di Studi Arabi. Si iscrisse al corso di laurea presso il Dipartimento di Scienze del Corano e della Sunnah della Facoltà dei Fondamenti della Religione (Usul al-Din) e ottenne un master in studi coranici nel 1960. Nel 1962, fu inviato dall'Università Al-Azhar in [[Qatar]] per dirigere l'Istituto secondario di studi religiosi del Qatar e non ritornò in Egitto fino al rovesciamento del regime militare da parte della rivoluzione egiziana del 2011.
Ha lavorato presso il [[Ministero degli Affari Religiosi (Awqaf)]], è stato [[Anziano (religione)|Decano]] del Dipartimento Islamico nelle Facoltà di [[Shari'a]] e della Educazione nel Qatar ed è stato direttore di vari Consigli Scientifici islamici di Atenei e istituzioni [[Algeria|algerine]].
Per molto tempo è stato membro dei [[Fratelli musulmani]], ma ha rifiutato per due volte di assumerne il comando<ref>{{Cita web| url = http://www.cesnur.org/2004/qaradawi.htm| titolo = Al-Qaradawi Turns Down Offer to Assume Leadership of the Muslim Brotherhood| data=12 gennaio 2004| editore = ''[[al-Jazeera]]''}}</ref>.
Qaraḍāwī è stato alla guida del Consiglio europeo della fatwa e della ricerca<ref>
Il 6 luglio 2014 ha criticato duramente in un'intervista la pretesa di [[Abu Bakr al-Baghdadi]], leader dello [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico]], di dar vita a un [[califfato]] nei territori iracheni e siriani caduti sotto il controllo del suo movimento, dichiarandola "nulla" e "insignificante" (''null and void'')... "del tutto carente di realismo e legittimità".<ref>{{Cita web |url=https://www.middleeastmonitor.com/news/middle-east/12567-prominent-scholars-declare-isis-caliphate-null-and-void |titolo=Prominent scholars declare ISIS caliphate 'null and void'<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=6 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140708011609/http://www.middleeastmonitor.com/news/middle-east/12567-prominent-scholars-declare-isis-caliphate-null-and-void
===Morte===
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===Visioni religiose e settarie===
====Estremismo====
Al-Qaradawi ha scritto sul pericolo dei gruppi estremisti dell'Islam, nella sua tesi sul tema "Il risveglio islamico tra rifiuto ed estremismo". Questa tesi discute il fenomeno dell'estremismo religioso tra i giovani musulmani. Discute le ragioni per cui i giovani musulmani possono ricorrere all'estremismo e sostiene che molte di queste ragioni sono dovute all'ipocrisia e alle autocontraddizioni dei musulmani più anziani. Ha consigliato che l’unico modo per correggere la situazione è che i musulmani più anziani riformino se stessi e le loro società secondo i reali insegnamenti dell’Islam.<ref name=between>{{cita libro|cognome=al-Qaradawi|nome=Yusuf|titolo=Islamic Awakening between Rejection and Extremism|anno=1987|editore=International Institute of Islamic Thought |p=10 |lingua=en |url=http://www.abc.se/home/m9783/ir/d/iare_e.pdf |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160909095446/https://www.abc.se/home/m9783/ir/d/iare_e.pdf/ }}</ref>
Nel 2014, Qaradawi ha affermato che la dichiarazione di un califfato islamico da parte del militante Stato islamico dell'[[Iraq]] e della [[Siria]] (ISIS) viola la legge della [[sharia]]. Qaradawi ha affermato in un comunicato che la dichiarazione "è nulla ai sensi della sharia". Questa dichiarazione arriva dopo che il leader dell’Isis, [[Abu Bakr al-Baghdadi]], ha invitato i musulmani con competenze militari, mediche e manageriali ad affluire nel suo stato pan-islamico appena dichiarato.<ref>{{Cita web |data=5 luglio 2014 |titolo=Qaradawi says 'jihadist caliphate' violates sharia |url=https://english.alarabiya.net/News/middle-east/2014/07/05/Qaradawi-says-jihadist-caliphate-violates-sharia- |accesso=27 settembre 2022 |pubblicazione=Al Arabiya English |lingua=en}}</ref>
====Sufismo====
Al-Qaradawi era un appassionato sostenitore di quello che chiama "sufismo islamico", lodando come pii coloro che lo praticano.<ref>{{cita web|url=http://www.sunnah.org/tasawwuf/scholr39.htm|titolo=On Tassawuf Shaykh Yusuf al-Qaradawi|pubblicazione=Sunnah|accesso=11 aprile 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100304005728/http://www.sunnah.org/tasawwuf/scholr39.htm/ }}</ref>
====Sciiti====
Qaradawi ha accusato gli [[sciiti]] di aver invaso le società sunnite e ha criticato alcuni aspetti della dottrina sciita.<ref name=":1">{{cita news |autore=Altman, Israel Elad |data=ottobre 2008 |titolo=Iran and the Arabs: The Shi'itization controversy between al-Qaradawi and Iran |url=http://humanities.tau.ac.il/iranian/en/previous-reviews/10-iran-pulse-en/102-25 |urlmorto=sì |pubblicazione=Iran Pulse |volume=25 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141129024243/http://humanities.tau.ac.il/iranian/en/previous-reviews/10-iran-pulse-en/102-25
Le dichiarazioni di Qaradawi sulla setta sciita dell'Islam hanno causato polemiche e indignazione tra i leader sciiti. I suoi commenti sono stati visti come una retorica anti-sciita che creava divisioni e legittimazione. Le reazioni alle sue dichiarazioni furono motivate politicamente con il rischio di portare a un conflitto settario.<ref>{{cita web |data=5 ottobre 2008 |titolo=The politics of sects |url=http://weekly.ahram.org.eg/2008/916/eg5.htm |urlmorto=sì
La reazione [[
Nel maggio 2013, al-Qaradawi ha attaccato verbalmente la setta [[alawita]], che molti descrivono come una propaggine dell'Islam sciita e di cui è membro il presidente [[Bashar al-Assad]], definendola "più infedele di cristiani ed ebrei" (أكفر من اليهود والنصارى).<ref>{{cita web |url=http://archive.arabic.cnn.com/2013/middle_east/5/31/qardawi.syria-speech/|titolo=القرضاوي: النصيريون أكفر من اليهود ولو كنت قادرا لقاتلت بالقصير |pubblicazione=CNNArabic|accesso=8 gennaio 2019 |lingua=ar |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151125123450/http://archive.arabic.cnn.com/2013/middle_east/5/31/qardawi.syria-speech/ }}</ref><ref name="abdo">{{cita news |cognome=Abdo |nome=Geneive |titolo=Why Sunni-Shia conflict is worsening |lingua=en |url=http://www.cnn.com/2013/06/07/opinion/abdo-shia-sunni-tension/index.html |data=7 giugno 2013 |pubblicazione=CNN |accesso=12 settembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130703113809/http://www.cnn.com/2013/06/07/opinion/abdo-shia-sunni-tension/index.html/ }}</ref>
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