Roger Pennès: differenze tra le versioni

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Dopo lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], il 3 settembre 1939 fu nominato comandante della Zona d'Operazioni Aeree Est (ZOA Est) a [[Nancy]], dipendente dal 2º Gruppo di armate, al comando del generale [[André Gaston Prételat]], che aveva quartier generale a [[Digione]].<ref name="aa"/><ref name="ac"/> Entrò subito in contrasto con il generale Prételat sull'uso dell'aviazione durante l'offensiva sulla Saar, con il comandante del 2º Gruppo di armate furioso per la mancanza di copertura aerea alle truppe da parte dell'aviazione da caccia francese.<ref name="ab"/> Pretelat, furioso, deplorò anche la rimozione del comandante delle forze aeree dei gruppi d'aviazione dell'esercito che gli era stato assegnato all'inizio delle ostilità.<ref name="ab"/>
 
Le lamentele di Prételat arrivarono al generale [[Joseph Vuillemin]], [[capo di stato maggiore]] dell'Armée de l'air, che non essendo in buoni rapporti con il comandante dell'esercito, generale [[Maurice Gamelin]] il 23 ottobre decise di intervenire. Il generale de Saint-Céran riporta nelle sue memorie che il giorno successivo Pennès fu mandato ad Algeri come comandante della 5ª Armata aerea, sostituito da [[Marcel Têtu]], mentre [[RénéRené Bouscat]] assunse l'incarico di capo di stato maggiore presso il Ministero dell'aeronautica.
 
In Algeria assunse anche il comando delle forze aeree ed antiaeree dell'Africa del Nord (AFN) e della 5ª Regione aerea di Algeri. Questo comando era uno dei tre più importanti dell'[[Armée de l'air]]. Lasciò l'incarico di membro del Conseil Supérieur de l'Air il 17 maggio 1940, e il giorno dopo doveva essere posto in congedo per raggiunti limiti d'età ma venne mantenuto in servizio per decisione del Ministero del 27 aprile.
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Dopo l'[[Distruzione della flotta francese a Mers-el-Kébir|attacco britannico contro la Force de Haute Mer (FHM)]] del [[viceammiraglio]] [[Marcel Gensoul]] a [[Mers el-Kébir]] il 3 luglio 1940, in risposta a questa aggressione, egli diede l'ordine alle forze aeree in AFN di tenersi pronte ad intervenire.<ref name="ab"/> Il 5 luglio, dopo aver ottenuto l'autorizzazione delle commissioni armistiziali tedesca e italiana, il Ministro dell'aviazione del [[ governo di Vichy]], generale [[Bertrand Pujo]], lo autorizzò a lanciare le prime azioni belliche contro le forze aeronavali britanniche.<ref group=N>Le forze aeree eseguirono 180 missioni di caccia e 35 di ricognizione, mentre si procedeva a reimmettere in servizio gli aerei da bombardamento.</ref><ref name="ab"/> I tedeschi autorizzarono la costituzione di sei gruppi da caccia, nove gruppi da bombardamento e sei da ricognizione.<ref name="ab"/> Il 14 luglio l'ammiraglio [[François Darlan]] decise di lanciare una massiccia azione di bombardamento su [[Gibilterra]], ed egli venne incaricato di dirigerla dal suo posto di comando sito a Oujda (nel nord-est del Marocco).<ref name="ab"/> Il 18 luglio l'ordine d'operazione fu annullato dal [[governo di Vichy]] per evitare una rottura irrimediabile con gli inglesi.<ref name="ab"/> L'operazione su Gibilterra venne lanciata il 24 e 25 settembre, dopo l'attacco contro [[Dakar]] da parte degli inglesi il 23 settembre.<ref name="ab"/> Sei squadriglie di bombardieri dell'aeronautica e quattro squadriglie della [[Marine nationale]] attaccarono congiuntamente, ma i risultati dell'azione furono piuttosto limitati.<ref name="ab"/> Il 25 settembre 1940 fu sostituito nelle sue funzioni di comandante superiore dell'aeronautica in AFN dal generale [[Robert Odic]].<ref name="ab"/>
 
Dopo aver rimpatriato la sua famiglia nella Francia continentale, a [[Tolone]] poi a Parigi e infine a [[Charly-sur-Marne]] (Aisne), prese contatto con le reti della [[Resistenza francese|Resistenza]]. Nell'agosto 1943 si mette a disposizione del generale [[Henri Giraud]] (allora a [[Londra]]) tramite il colonnello Corbasson, ma senza ottenere risposta.<ref name="ab"/> Intraprese quindi lo stesso approccio con il generale [[Martial Valin]] (sempre a Londra) ma senza risultato.<ref name="ab"/> Dal 1943 al 1944 fece parte della rete Kummel che si occupava dell'evasione degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|aviatori alleati]]: partecipò alle operazioni di raccolta, guida, accoglienza e rifornimento di [[Royal Air Force|aviatori inglesi]] e americani nella regione di [[Château-Thierry]], [[Lagny]], Parigi e nella sua banlieu.<ref name="ab"/>
 
Divenuta impossibile questa attività dal luglio 1944, contattò l'organizzazione della FFI per essere impiegato più attivamente, e partecipò alla stesura di un piano per lo sbarco di truppe e attrezzature dietro la vecchia [[linea Hindenburg]].<ref name="ab"/> Fu così nominato capo di stato maggiore della regione A della FFI nell'agosto 1944 ed entrò in clandestinità sotto lo pseudonimo di "Barat".<ref name="ac"/> Si recò nella Somme, nell'Aisne, e nel [[Pas de Calais]] per prendere contatto con i gruppi FTP di [[Cambrai]], [[Roubaix]], Péronne, [[Arras]], St-Quentin, ecc.<ref name="ab"/> Tale attività sembra essere definitivamente cessata nel settembre 1944.<ref name="ab"/> Posto in congedo definitivo dal ruolo naviganti fu ammesso alla 2ª sezione degli ufficiali generali il 18 maggio 1945.<ref name="ab"/>