Vangelo: differenze tra le versioni
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Il biblista francese [[Jean Carmignac]] ipotizzò l'esistenza di una versione in lingua aramaica andata perduta, che fu poi tradotta in greco. Ciò fu fatto sulla base di una retrotraduzione dal greco al testo ebraico presunto e di alcuni [[Padri della Chiesa]] che accennano all'esistenza della versione ebraica:
{{quote|Così Matteo tra gli ebrei pubblicò nella loro stessa lingua una forma scritta del Vangelo, mentre a Roma Pietro e Paolo predicavano il Vangelo e fondavano la Chiesa|[[Ireneo di Lione]], ''[[Adversus haereses]]'' III, 1.1)}}
{{quote|si conserva tuttora nella biblioteca di [[Cesarea]], che il martire Panfilo mise insieme con somma cura. Anche a me fu data la possibilità di trascriverlo da parte dei Nazarei, che fanno uso di quest’opera a Berea, città della Siria|[[San Girolamo]],''[[De Viris Illustribus]]'', 3.2}}
{{quote|Marco, interprete di Pietro, riferì con precisione, ma disordinatamente, quanto ricordava dei detti e delle azioni compiute dal Signore. Non lo aveva infatti ascoltato di persona, e non era stato suo discepolo, ma [...] di Pietro; questi insegnava secondo le necessità, senza fare ordine nei detti del Signore. In nulla sbagliò perciò Marco nel riportarne alcuni come li ricordava. Di una sola cosa infatti si preoccupava, di non tralasciare alcunché di ciò che aveva ascoltato e di non riferire nulla di falso|[[Eusebio di Cesarea]], ''[[Historia Ecclesiatica]]'', III, 39. 15).
=== Data di composizione ===
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