Cloud computing: differenze tra le versioni
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Il ''cloud computing'' rende disponibili all'utilizzatore le risorse come se fossero implementate da sistemi ([[server]] o periferiche personali) "standard". L'implementazione effettiva delle risorse non è definita in modo dettagliato, anzi l'idea è proprio che l'implementazione sia un insieme eterogeneo e distribuito – ''cloud'', "[[nuvola]]" – di risorse le cui caratteristiche non siano note all'utilizzatore.
== Problemi, rischi e critiche ==prevede uno o più server reali, generalmente in architettura ad alta affidabilità (gruppi di server) e fisicamente collocati presso il centro dati del fornitore del servizio.
Architettura cloud computing.
Il fornitore di servizi espone delle interfacce per elencare e gestire i propri servizi; il cliente amministratore utilizza tali interfacce per selezionare la risorsa necessaria (per esempio un server virtuale per eseguire un'applicazione e per amministrarla (configurazione, attivazione, disattivazione).
Il cliente finale utilizza come servizio[7] la la risorsa configurata dal cliente amministratore; le caratteristiche fisiche dell'implementazione (server reale, localizzazione del centro dati) sono irrilevanti.
Uno dei tanti componenti chiave di un'istanza cloud è il bucket (lett. "secchio") ovvero uno spazio per l'archiviazione dati (container).
{{vedi anche|Sicurezza del cloud computing}}
Il Cloud computing presenta numerosi aspetti sensibili, soprattutto riguardo alla volatilità delle informazioni memorizzate, l'eventuale utilizzo di crittografia e il tipo di approccio alla sicurezza IT.
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