Chromatium: differenze tra le versioni

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6CO<sub>2</sub> + 12H<sub>2</sub>S → 12S + C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub> +6H<sub>2</sub>O
[[File:CHROMATIUMChromatium structure.jpgpng|upright=2.3|thumbminiatura|Struttura Chromatium okenii]]
 
[[File:CHROMATIUM.jpg|upright=2.3|thumb|Struttura Chromatium okenii]]
 
Questi organismi si sono adattati in modo da riuscire a vivere in un habitat con altri organismi fotoautotrofi con i quali si trovano in competizione per la luce. La competizione con alghe unicellulari e altri batteri autotrofi è molto alta in superficie. Il ''Chromatium okenii'' si è pertanto adattato a sfruttare l'energia elettromagnetica della luce inutilizzata dagli altri attori presenti nell'ecosistema, posizionandosi così a 12-14 metri di profondità. Questi batteri porpora sulfurei si situano a quelle profondità anche perché è da lì in poi che si inizia a trovare l'acido solfidrico. Le molecole di zolfo prodotte dalla fotosintesi anaerobica del ''C. okenii'' vengono in parte immagazzinate in delle sferule intracellulari dagli stessi batteri, in parte invece vengono rilasciate nell'ambiente. Nel contesto del ciclo dello zolfo, questo zolfo rilasciato viene ossidato da altri organismi a SO<sub>4</sub><sup>2-</sup> (lo ione solfato viene poi assorbito da altri organismi come piante o batteri, da cui ne ricavano aminoacidi e altri metaboliti secondari).