Dodona: differenze tra le versioni

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Ecco come Erodoto racconta di ciò che gli fu riferito dalle sacerdotesse stesse, chiamate ''peleiades'' ("[[columbidae|colombe]]"), a Dodona:
 
{{Citazione|CiòQuesto dunqueè loquanto udiiascoltai dai sacerdoti di Tebe;, inveceed ecco quanto dicevano le profetesse di Dodona dicono: che due colombe nere, volate viainvolatesi da Tebe d'di Egitto, sarebberogiunsero giunte l'una in Libia, l'altra presso di loro. QuestaQuest'ultima, posatasi su una quercia, ordinòdisse con voce umana che doveva sorgere lìesserci un oracolo di Zeus,; edgli essi,abitanti i Dodonei, ritennerocompresero che talesi ordinetrattava provenisse dadi un dioordine divino e agirono di conseguenza. Dicono poiRaccontano che la colomba, andata inpresso Libiai Libi, abbia ordinato ai LibiciLibi di fondare l'un oracolo di Ammone: in effetti, eanche anch'essoquesto oracolo è di Zeus. DunqueEcco leil sacerdotesseracconto (delle qualisacerdotesse di Dodona; la più anziana hadi loro si nomechiamava Promeneia, quella che vien dopo Timarete e, la più giovane Nicandre),. miCon narraronole questosacerdotesse eerano con esse concordavanod'accordo anche gli altri Dodonei addetti al tempiosantuario.|Erodoto, ''Storie'', libro II, 55}}
 
L'elemento della colomba potrebbe essere comparato all'etimologia popolare del nome arcaico con cui si indicavano le donne sacre, che non aveva perso di significato. L'elemento ''pel-'' di peleiadi potrebbe essere collegato con l'omografa radice (traducibile con "nero", "fangoso") nei nomi "[[Peleo]]" o "[[Pelope]]".
Erodoto aggiunge:
{{Citazione|MaDa ioparte su questo argomentomia, ho lain seguenteproposito quest'opinione. Se realmenteveramente i Fenici rapirono le donne consacrate, ale diouna edi neesse vendetterola l'unaportarono a vendere in Libia, l'altra in Grecia, io ritengocredo che quella donnaquest'ultima sia stata venduta nel paese deiai [[Tesprozia|TresproziTesproti]], nellain attualequella che adesso è Grecia, ma che eraprima, pur essendo la primastessa, era chiamata [[Pelasgi]]a. Quindi, eessendo cheschiava poi, vivendosotto una comequercia schiavache era cresciuta spontaneamente, innalzasseinnalzò un tempiosantuario di Zeus sotto una quercia cresciuta spontaneamente, poiché: era naturale infatti che essala donna, che eraa stataTebe inaveva Tebeservito sacerdotessain nelun tempio di Zeus, sine ricordasseconservasse diil luiricordodov'dove era giunta. In seguito fondò un oracolo, dopo cheaver ebbe appresaappreso la lingua greca, istituì un oracolo. FuE fu lei a narraredire che suala sorella era stata venduta in Libia daglida quegli stessi Fenici daida qualicui lei stessaanch'essa era stata venduta. Io credo che le donne siano state chiamate dai Dodonei colombe per questo, perché erano barbare, e sembrava loro che emettessero voci simili a quelle degli uccelli. Dicono poi che dopo qualche tempo la colomba parlasse con voce umana, alludendo a quando la donna parlò una lingua a loro comprensibile; invece finché parlava una lingua straniera sembrava loro che emettesse suoni come un uccello. Infatti, in qual maniera una colomba avrebbe potuto parlare con voce umana? Dicendo poi che la colomba era nera indicano che la donna era egiziana.|Erodoto, ''Storie'', libro II, 55-57}}
 
Credo che le donne fossero chiamate colombe dai Dodonei per questo motivo: perché erano barbare e sembrava loro che emettessero suoni come uccelli. Dicono che con il tempo la colomba avrebbe parlato con voce umana: la donna quindi parlò con una voce ad essi comprensibile; finché parlava barbaro, sembrava ai Dodonei che emettesse suoni come un uccello. Poiché, come avrebbe potuto una colomba esprimersi con voce umana? Quando dicono che la colomba era nera, fanno intendere che la donna era egiziana.|Erodoto, ''Storie'', libro II, 56-57}}
 
{{Citazione necessaria|Thesprotia, sulla costa a ovest di Dodona, non sarebbe stata mai accessibile ai navigatori Fenici, che già i lettori di Erodoto ritenevano non essere penetrati così tanto all'interno da raggiungere Dodona.}}