Franco Freda: differenze tra le versioni

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Condannato nel processo di primo grado per la [[strage di piazza Fontana]] del 1969, fu assolto, in due successivi processi d'appello, con formula dubitativa per gli [[bombe del 25 aprile 1969|attentati esplosivi del 25 aprile 1969]] e [[Attentati ai treni dell'estate 1969|quelli ai treni]] dell'estate 1969, compiuti nell'ambito della cosiddetta [[strategia della tensione in Italia|strategia della tensione]], e dichiarato colpevole dell' [[associazione sovversiva]] riconducibile al Gruppo di Ar, formato da sostenitori della casa editrice di ispirazione neofascista, [[Tradizionalismo (filosofia)|tradizionalista]] e [[Neonazismo|neonazista]] Edizioni di Ar, da lui stesso fondata nel [[1963]] e poi diretta (attività che gli valse il suddetto soprannome de ''l'Editore''<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/68-fu-soltanto-finzione-bambini-viziati-altro-che-rivolta-1551233.html "Il '68 fu soltanto una finzione da bambini viziati, altro che rivolta"]</ref><ref>[http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/la-memoria-civile-che-ogni-giorno-svanisce-1.944007 la memoria che ogni giorno svanisce]</ref>). Fu in seguito condannato per istigazione all'[[odio razziale]] in relazione alle vicende del [[Fronte Nazionale (1990)|Fronte Nazionale]]. Una successiva sentenza della Cassazione nel 2005 ha affermato che la strage di Piazza Fontana fu realizzata da «un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]]» e «capitanato da Franco Freda e [[Giovanni Ventura]]», dichiarandoli però [[Ne bis in idem|non più processabili in quanto «irrevocabilmente assolti]] dalla Corte d'assise d'appello di Bari».<ref name="freda1">{{cita web|url=http://www.linkiesta.it/franco-freda|titolo=La tranquilla vita irpina di Franco Freda, novello sposo|accesso=28 agosto 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131118215351/http://www.linkiesta.it/franco-freda|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_04/la-fine-di-ventura-fasano_b083a8dc-9f8e-11df-ad29-00144f02aabe.shtml?refresh_ce-cp|titolo=La fine di Ventura, uomo dei misteri di piazza Fontana - Corriere della Sera|accesso=4 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Candida|cognome=Morvillo|nome2=Bruno|cognome2=Vespa|titolo=La signora dei segreti (VINTAGE)|url=https://books.google.it/books?id=cXzWCwAAQBAJ&pg=PT195|accesso=4 marzo 2018|data=31 marzo 2016|editore=Rizzoli|ISBN=9788858684283}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-fcdafec0-ba41-4d7e-b648-141f11e96054.html|titolo=Tg3 - Piazza Fontana: 45 anni fa la strage|pubblicazione=Tg3|accesso=4 marzo 2018}}</ref>
 
Autodefinitosi politicamente "[[Nazimaoismo|nazi-maoista]]", per le sue teorie a metà strada tra [[Nazionalsocialismo|nazismo]] e [[maoismo]]<ref>{{Cita libro|nome=Chiara|cognome=Stellati|titolo=Una ideologia dell'origine: Franco Freda e la controdecadenza|url=https://books.google.it/books?id=6pmKAAAAMAAJ&q=franco+freda+maoista|accesso=4 marzo 2018|data=2001|editore=Edizioni di Ar}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Nicola|cognome=Cristadoro|titolo=L'eversione di destra negli anni di piombo: dal "nuovo ordine" al "populismo armato" e l'influenza sulla destra extraparlamentare del XXI secolo|url=https://books.google.it/books?id=lu3nAAAAIAAJ&q=franco+freda+maoista|accesso=4 marzo 2018|data=2006|editore=R. Chiaramonte|ISBN=9788890249952}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Marc|cognome=Lazar|titolo=Il libro degli anni di piombo|url=https://books.google.it/books?id=UZcxAAAAQBAJ&pg=PT54|accesso=4 marzo 2018|data=30 luglio 2013|editore=Rizzoli|ISBN=9788858653326}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Azcona Pastor, José|cognome=Manuel|nome2=Re|cognome2=Matteo|nome3=Torregrosa Carmona, Juan|cognome3=Francisco|titolo=Guerra y Paz. La Sociedad Internacional entre el Conflicto y la Cooperación|url=https://books.google.it/books?id=GFTjCwAAQBAJ&pg=PA88|accesso=4 marzo 2018|data=16 maggio 2013|editore=Librería-Editorial Dykinson|ISBN=9788490316870}}</ref> e apertamente ispirato al pensiero e alle teorie di [[Julius Evola]]<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Francesco Germinario|titolo=Tradizione, mito, storia. La cultura politica della destra radicale e i suoi teorici|anno=2014|editore=Carocci|pp=101-141|capitolo=Freda tra Platone, Nietzsche ed Evola}}</ref>, al 2023 Freda è ancora attivo politicamente, collabora con diverse testate giornalistiche (ha anche curato sul quotidiano di [[Destra (politica)|destra]] ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]'' la rubrica culturale ''L'inattuale'', durante la direzione di [[Maurizio Belpietro]])<ref>http://www.tuttostoria.net/storia-contemporanea.aspx?code=943</ref>, gestisce Edizioni di Ar<ref>{{http://www.edizionidiar.it/franco-freda/}}</ref>, e nel novembre 2022 la sua libreria di Avellino è stata perquisita dopo essere stata usata per l'indottrinamento di una cellula neonazista.<ref>https://www.labtv.net/cronaca/2022/11/15/operazione-antiterrorismo-e-indagini-in-irpinia-perquisita-la-libreria-di-franco-freda/</ref>
 
== Biografia ==
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Freda, richiamandosi a una aristocrazia [[arianesimo|ariana]] e sostenitore di teorie [[nazionalsocialismo|nazionalsocialiste]], sino dagli anni sessanta iniziò a contestare la direzione dell'MSI, accusandola di 'tortuosità' e di compromesso con «la democrazia moribonda della Repubblica».
 
Nella sua casa editrice, oltre alla ''Disintegrazione del sistema'', ha pubblicato i classici del pensiero antimoderno, antiumanistico e antidemocratico da [[Julius Evola]] a [[Johann Jakob Bachofen]], ma anche alcune opere di [[Friedrich Nietzsche]] e di [[Oswald Spengler]]; un'antologia di pensieri di [[Muʿammar Gheddafi|Mu'ammar Gheddafi]] (curata da [[Claudio Mutti]])<ref>{{Cita libro|curatore=Claudio Mutti|titolo=Gheddafi templare di Allah|anno=1975|editore=Edizioni di Ar|p=47}}</ref> nonché tutti gli scritti di [[Adolf Hitler]] e di altre figure politiche come [[Joseph Goebbels]], [[Corneliu Zelea Codreanu|Corneliu Codreanu]], [[Léon Degrelle]] e [[Benito Mussolini]]; una collana ("Paganitas") di opere di antichi polemisti [[Cristianofobia|anti-cristiani]]; una collana ("Visione e revisione storica") appositamente dedicata al [[Revisionismo storiografico|revisionismo storico]] e al [[Negazionismo dell'Olocausto|negazionismo della Shoah]]; persino una collana per bambini intitolata "I viaggi del Capitano Hamid" (dal nome dell'ipotetico agente dei servizi segreti algerini per il quale, a processo, Freda affermò di avere acquistato i timer che dovevano essere consegnati all'OLP, ma uno di essi fu riconosciuto come quello servito a far detonare la bomba di Piazza Fontana) nonché testi [[Pseudoscienza|pseudoscientifici]] come il ''[[saggio sulla disuguaglianza delle razze umane]]'' di [[Joseph Arthur de Gobineau|De Gobineau]] e il [[falso storico]] dei [[Protocolli dei Savi di Sion|protocolli dei Savi Anziani di Sion]]. Definitosi uno '"studioso dell'[[Etnia|etnicità]]'", propone i principi di un [[razzismo]] morfologico d'ispirazione evoliana.
 
=== L'esperienza del Fronte Nazionale ===