Montegranaro: differenze tra le versioni
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== Storia ==
La moderna Montegranaro è forse l'erede dell'antica città romana di ''Beregra'' o ''Veregra'', colonia dell'[[antica Roma]] che comprendeva il circostante ''ager Veregranus'', confinante con le colonie romane di ''Firmum'', ''Pausula'' e ''Cluana''<ref>Così anche in Tolomeo, in Cluverio e Plinio il Vecchio nella sua "''Naturalis Historia''". Nel ''Liber Coloniarum'' l'''Ager Veregranus'' è menzionato con quelli di Tolentino e Treia</ref>. L'attuale nome della cittadina viene fatto pure risalire all'antico ''mons Granarius'', riferibile alla presenza di un deposito di grano. Un decreto degli imperatori [[Ludovico il Pio]] e [[Lotario I|Lotario]], dell'anno 829 d.C. menziona Montegranaro come donazione all'[[Abbazia di Farfa]]. ''Mons Granarius'', poi, sarà assoggettata anche alla città di [[Fermo]], come uno dei suoi [[Castelli di Fermo|castelli]]. Solo nella prima metà del [[XIII secolo]] riacquistò l'autonomia. Nel [[1354]] incorse nella scomunica inflitta dal cardinale [[Egidio Albornoz]], revocata solo nel [[1356]]. Nell'era delle signorie, Marco Zeno dei conti di Venezia fu designato ''Vicario, Rettore, Governatore e Padrone della Terra'' per conto di [[papa Urbano VI]]. Nel 1394 il capitano di ventura [[Luca di Canale]] si impossessò del paese, che fu poi venduto a [[Fermo]] in cambio del rilascio di quest'ultimo.
All'inizio del [[XV secolo|Quattrocento]], giunse
Nel 2009 il comune di Montegranaro è passato dalla provincia di Ascoli Piceno alla provincia di Fermo.
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