Denis Diderot: differenze tra le versioni
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La vita privata di Diderot fu intensa e libera, focalizzata intorno a centri affettivi di grande importanza come la famiglia. Sposatosi nel [[1743]] con la [[camicia]]ia [[Antoinette Champion]] ([[1710]]-[[1796]]) detta ''Nanette''<ref name=Antoinette>[http://www.kronobase.org/chronologie-categorie-Antoinette+Champion.html ''Antoinette Champion'']</ref>, che si rivelerà un'ottima amministratrice dell'economia domestica, ed ebbe dal matrimonio quattro figli, dei quali gli sopravvisse solo l'amatissima figlia quartogenita Marie-Angélique<ref name=Angelique>[http://www.kronobase.org/chronologie-categorie-Marie-Ang%C3%A9lique+Diderot.html ''Marie-Angélique Diderot de Vandeul'']</ref> ([[1753]]-[[1824]]), chiamata col nome della madre e della sorella di Diderot; i tre figli nati in precedenza, la primogenita chiamata anch'essa Angélique in onore della nonna, e i due maschi, François-Jacques-Denis e Denis-Laurent, morirono tutti pochi mesi dopo la nascita.<ref name="Cronologia4"/> Il padre Didier era fortemente contrario al matrimonio, e minacciò di diseredarlo (si rinconciliarono solo grazie alla mediazione di Antoinette stessa) se non si fosse fatto [[abate]], come lui voleva. Riuscì con uno stratagemma a far rinchiudere il trentenne Diderot nel convento locale, per impedirne il matrimonio, ma lui fuggì dalla finestra e andò alla cerimonia.<ref>{{cita|Noetico|58}}.</ref>
A partire dal [[1756]] ebbe con l'amica e amante [[Sophie Volland]]<ref name=Fusaro3/><ref name=Sophie>[http://www.kronobase.org/chronologie-categorie-Sophie+Volland.html ''Sophie Volland'']</ref><ref>Louise Henriette Volland, soprannominata, da Diderot stesso, "Sophie" (dal greco "sapienza"). La relazione con Sophie Volland è il tema del romanzo ''Die Philosophin'' di [[Peter Prange]], tradotto in italiano con il poco adatto titolo: ''Il filosofo e la [[Libertinismo|libertina]]'', Mondadori 2006. ISBN 88-04-56227-7. Il romanzo presenta anche notevoli parti di fantasia, soprattutto per quanto riguarda la biografia di Sophie.</ref> una relazione sentimentale e intellettuale della quale ci resta un [[epistolario]] biografico, letterario e storico di grande valore.<ref name="Cronjacq4"/><ref name="Cronologia4"/><ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/16/passato_presente_nelle_lettere_Diderot_co_0_940716087.shtml|titolo=Il passato e il presente nelle opere di Diderot <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua= |data= |accesso= }}</ref> Il rapporto amoroso con Sophie, una donna molto diversa sia dall'amante Madeleine de Puisieux ([[1720]]-[[1798]]) - una scrittrice moralista e femminista che Diderot aveva incontrato nel 1745 - che dalla moglie Antoinette - di livello inferiore come istruzione e interessata, più che al perseguimento degli ideali, alle faccende pratiche dell'esistenza che assicurassero una vita agiata (al punto che in età avanzata lo scrittore diceva che Nanette "inveiva tutto il giorno"<ref>Claudio Guidi, ''Le donne all'ombra dell'Encyclopédie. D'Alembert, Diderot, Helvétius e Rousseau: come complicarsi la vita familiare'', Il Nuovo Melangolo 2019</ref>) - fu molto importante per Diderot, che scoprì il vero sentimento dell'amore e trovò in lei una confidente e consigliera che gli fu vicina per tutta la vita.<ref name="cita-Noetico-65-Noetico-harv-s">{{cita|Noetico|65}}.</ref> Di Sophie non è rimasto alcun ritratto, ma solo alcune notazioni che dicono che portava gli occhiali e che aveva «la menotte sèche», delle "manucce magre" («Je baise votre front, vos yeux, votre bouche et votre menotte sèche qui me plaît tout autant qu'une potelée...») e che era dotata di un'accurata cultura scientifica e filosofica che destò l'ammirazione di Diderot.<ref>Otis Fellows, ''Diderot Studies'', Librairie Droz, 1971 p.73</ref>
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