Strange Magic: differenze tra le versioni
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Marianne giunge prima alla fortezza e si slancia d'impeto contro il Re Palude per salvare la propria sorellina, utilizzando tutte le tecniche di combattimento apprese, sfiancando se stessa ed il proprio avversario che si dimostra alla sua altezza di guerriera. Alla fine, troppo stremati per continuare a combattere e rendendosi conto dal canto che proviene dalle prigioni che Alba si è risvegliata, il Re Palude e Marianne decidono per una tregua e si recano nelle segrete dove il malvagio sovrano spiega alla maggiore delle due principesse come mai la sorella minore si sia innamorata di lui. Marianne scopre così della pozione magica: Alba non ha nessuna intenzione di tornare a casa con lei, e, sconvolta, la principessa, col suo carattere volitivo, ordina al Re Palude di darle l'antidoto venendo così a scoprire che nemmeno lui lo possiede per colpa della Fata Dolceprugna che si rifiuta di consegnarglielo. Recatisi da quest'ultima, Marianne scopre che tutto ciò che essa vuole in cambio dell'antidoto è di poter raccontare di un "fatidico giorno", del quale il Re della Palude pare vergognarsi molto.
Alla fine la Fata Dolceprugna cede di fronte all'amore sincero che lega la maggiore delle due principesse alla sorella vittima della pozione e decide di accontentarla; nel frattempo Griselda, convinta che Marianne sia la compagna adatta per il proprio figlio, prepara per i due una cena palesemente romantica durante la quale i due scoprono di avere in comune, oltre all'abilità nel combattimento ed alla tenacia e resistenza in battaglia, anche uno spiccato disprezzo per tutto quello che riguarda l'amore, ritenendolo entrambi inutile e deleterio. Infine la Fata Dolceprugna decide di svelare loro la soluzione in cambio della libertà, ottenendola e riuscendo finalmente a raccontare di "quel fatidico giorno" che l'ha fatta catturare e rendere prigioniera dal Re Palude: innamoratosi perdutamente di una Goblin, quest'ultimo aveva chiesto alla Fata di preparargli una pozione d'amore perché la
Solo una volta liberata, la Fata riesce a spiegargli quello che non poté dire a suo tempo: la pozione non funzionò non per colpa del Re, ma perché la Goblin era già innamorata di qualcun altro. E proprio quello è l'antidoto per la pozione: un amore sincero che non sia manipolato dalla magia. Marianne è demoralizzata perché sa che sua sorella non è mai stata realmente innamorata di nessuno. Si confida con il Re Palude, ritrovandosi consapevole forse solo in quel momento dell'errore che avrebbe commesso sposando Roland che, in effetti, era semplicemente un vanesio innamorato più di se stesso e del potere che di lei. I due nemici ormai giunti ad un armistizio, decidono di andare a rinfrescarsi le idee in attesa di capire come fare a far rinsavire Alba e mentre, complice la notte e la consapevolezza di ritrovarsi più simili che differenti, salgono timidamente in superficie sentimenti che entrambi si erano negati per molto tempo, si accorgono che alle porte del castello è giunta l'armata delle Fate pronta ad attaccare, capitanata da un Roland deciso a riprendersi Alba e anche Marianne, a cui vuole ancora somministrare la pozione magica. Il Re Palude, ormai quasi in procinto di cedere ai suoi sentimenti, accusa con rabbia Marianne di averlo volutamente distratto e di aver architettato quel momento di confidenza solo per allontanarlo dal proprio castello rendendo il proprio regno e se stesso vulnerabili. Marianne a sua volta si sente sciocca e ferita nel vedere che il suo non sapere nulla di quell'attacco non viene creduto, dando fine anche lei a quella tregua e preparandosi a salvare ad ogni costo sua sorella. Una volta giunto nella sala del trono, seguito da Marianne, il Re Palude scopre che Roland è il ragazzo che aveva ferito la principessa e viene colto di sorpresa quando si accorge che egli, invece di consegnare a lui la pozione magica, vuole utilizzarla su Marianne. Infuriato per il mancato mantenimento del patto, attacca Roland, evitando così che la maggiore delle principesse venga colpita dall'incantesimo d'amore. Nel frattempo Sunny riesce a liberare tutti i prigionieri poco prima che il castello venga preso d'assalto dall'esercito di Roland.
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