Mátyás Rákosi: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nato ad Ada nell'allora [[Impero austro-ungarico]] (in seguito diventata città della [[Serbia]]), compì gli studi universitari a [[Budapest]], facendo parte di gruppi studenteschi socialdemocratici. Successivamente fu funzionario di banca ad [[Amburgo]]
Durante la [[prima guerra mondiale]] servì nell'[[Imperial regio
Il 21 giugno [[1941]] l'Ungheria entrò come alleata dei [[nazismo|nazisti]] nella [[seconda guerra mondiale]]. Quando, nel settembre [[1944]], l'[[Armata Rossa]] entrò in Ungheria Rákosi tornò nuovamente nel suo paese; il 21 dicembre i sovietici stabilirono un governo alternativo a [[Debrecen]]. Tuttavia, le elezioni del novembre [[1945]] diedero la maggioranza assoluta agli agrari e solo un sesto dei voti al Partito Comunista Ungherese, per cui i sovietici imposero un governo di coalizione, in cui Rákosi era vice primo ministro e [[László Rajk]], suo compagno di partito, ministro dell'interno.
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Dopo l'insediamento, il 4 luglio, il governo Nagy prese diverse misure di liberalizzazione e iniziò la liberazione di prigionieri politici vittime delle "purghe" di Rákosi. Tuttavia, nel gennaio del [[1955]] il Politburo sovietico convocò nuovamente al Cremlino i dirigenti ungheresi e attaccò violentemente Nagy, sulla base di un dossier preparato da [[Jurij Vladimirovič Andropov]], allora ambasciatore sovietico a Budapest. Poco dopo Nagy ebbe un lieve infarto; dimesso dall'ospedale, durante la sua convalescenza (18 aprile [[1955]]) divenne primo ministro [[András Hegedüs]], un uomo di Rákosi.
Il 14 maggio [[1955]] il governo Hegedüs firmò l'adesione dell'Ungheria al [[Patto di Varsavia]] che legava l'URSS
Il 13 ottobre [[1956]] Nagy venne riammesso nel partito. Allo scoppio dell'[[Rivoluzione ungherese del 1956|insurrezione ungherese]] (23 ottobre [[1956]]), Nagy fu nominato primo ministro e Rákosi fuggì in Unione Sovietica. Nonostante la quasi immediata repressione ad opera dell'Armata
== Note ==
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