Jacques Derrida: differenze tra le versioni

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Durante la [[seconda guerra mondiale]], nel [[1942]], il futuro filosofo fu espulso dal locale liceo a causa dei provvedimenti [[Antisemitismo|antisemiti]] emanati dalla [[Governo di Vichy|repubblica collaborazionista di Vichy]], venendo così costretto a proseguire gli studi in una scuola ebraica. Conseguì la maturità nel [[1948]], dopo essere stato bocciato l'anno precedente. Derrida ricordò poi di aver avuto grandi difficoltà nel periodo scolastico e universitario, respinto a numerosi esami, spesso per problemi di adattamento e di disciplina nello studio.
 
Nell'immediato dopoguerra si appassionò alla filosofia, leggendo [[Nietzsche]], [[Bergson]], [[Sartre]], [[Kierkegaard]], gli [[esistenzialismo|esistenzialisti]], e [[Heidegger]], tutte opere che segnarono la sua riflessione fino all'età più matura. Si trasferì nel 1949-1950 a [[Marsiglia]] dove il filosofo [[EtienneÉtienne Borne]] lo introdusse alla lettura di [[SimonSimone Weil]] e [[Plotino]]. Nel 1951 si recò a [[Parigi]]: al terzo tentativo, fu ammesso alla ''[[École Normale Supérieure]]'' (ENS), nella quale [[Althusser]] fu suo ''tutor''; fra gli insegnanti c'era già [[Michel Foucault]]. Nel [[1954]] conseguì il diploma con una tesi sul problema della genesi nella filosofia di [[Husserl]].<ref>''Le problème de la genèse dans la philosophie de Husserl'', prima edizione Parigi, Press universitaires de France, 1990.</ref>
 
Dopo aver vinto una borsa di studio per l'[[università di Harvard]], si sposò e nel [[1957]] compì il servizio militare in [[Algeria]]. Nel 1959 svolse il primo intervento pubblico, sulla [[fenomenologia]] di Husserl, e negli anni successivi insegnò alla [[Sorbona]], con numerosi seminari soprattutto su [[Hegel]], [[Edmund Husserl|Husserl]] e [[Heidegger]].