Charlotte Rampling: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Primi anni: Citato così è più corretto, in base a quanto scritto sulla pagina linkata
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 20:
== Biografia ==
===Primi anni===
È figlia di [[Godfrey Rampling]], ex-atleta (premiatovincitore di medaglie alle [[Giochi della X Olimpiade|olimpiadiOlimpiadi del 1932]] e [[Giochi della XI Olimpiade|del 1936]]), ufficiale dell'esercito,<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/olympic_games/8049935.stm|titolo=Oldest British Olympian turns 100|lingua=en|accesso=25 novembre 2022}}</ref> e di Anne Gurteen, pittrice. Trascorre l'infanzia tra la [[Francia]] e l'[[Inghilterra]] e completa a [[Londra]] le scuole superiori. Già a 13 anni si esibisce nei pub con la sorella Sarah in piccoli show canori. Va a vivere per qualche mese a [[Madrid]] frequentando l'università, che presto abbandona per unirsi a una band [[Canada|canadese]], in cui canta e suona la [[chitarra]]. Nel 1963 inizia la professione di indossatrice e modella.
 
===I primi lavori al cinema===
Debutta nel cinema con un piccolissimo ruolo in ''[[Non tutti ce l'hanno]]'' (1965), film di [[Richard Lester]] vincitore della [[Palma d'oro]] al [[festival di Cannes]]. Viene notata da [[Roman Polański|Roman Polanski]], che ne intuisce le qualità e la vorrebbe in ''[[Cul-de-sac (film 1966)|Cul-de-sac]]'', ma lei ha già firmato un contratto per ''[[Otto facce di bronzo]]'' e deve rinunciare; il ruolo verrà assegnato a [[Jacqueline Bisset]].
 
Nel 1966 inizia un periodo non particolarmente felice della sua vita: la sorella Sarah, dopo aver dato alla luce un bambino prematuro, si suicida. Charlotte e suo padre decidono di tenere la madre all'oscuro di questo particolare e dichiareranno sempre che la morte di Sarah era dovuta a un'[[emorragia cerebrale]]. Solo nel 2001, alla morte della madre, Charlotte rivela alla stampa questa verità.<ref name="smh.com.au">{{Cita web |url=http://www.smh.com.au/news/film/the-ice-queen-thaws/2006/12/20/1166290619652.html|titolo=The ice queen thaws|pubblicazione=The Sydney Morning Herald|data=22 dicembre 2006|lingua=en|accesso=9 luglio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210507105435/https://www.smh.com.au/entertainment/movies/the-ice-queen-thaws-20061222-gdp3k4.html|dataarchivio=7 maggio 2021|urlmorto=no}}</ref>
 
===Il cinema italiano===
All'epoca, la giovane attrice decide di dedicarsi per circa un anno alla meditazione e allo studio delle religioni orientali, ritirandosi in un monastero in [[Scozia]]. Nel 1968, appena ventiduenne, viene chiamata in [[Italia]] per un ruolo secondario ne ''[[La caduta degli dei]]'' (1969). Il regista [[Luchino Visconti]], pur consapevole della differenza tra l'età dell'attrice e il ruolo da interpretare, le affida la parte di una madre trentasettenne, che viene deportata, assieme ai suoi due bambini, in un [[campo di concentramento]].
 
La consacrazione a livello internazionale arriva però con un altro film italiano, ''[[Il portiere di notte]]'' (1974) di [[Liliana Cavani]], in cui veste i panni di una [[Ebrei|ebrea]] perseguitata durante il [[Nazionalsocialismo|nazismo]]. La sua immagine con il berretto lucido da ufficiale delle [[Schutzstaffel]], [[lunghi guanti]] di pelle nera e le bretelle sopra il seno nudo fa il giro del mondo, ma la Rampling rifugge dall'improvvisa popolarità di quel ruolo, temendo di essere imprigionata sotto un'etichetta di "regina della perversione".
 
È di questi anni il suo ''ménage aà trois'' con il fotografo Randall Lawrence e il suo migliore amico, l'agente pubblicitario Brian Southcombe, che nel 1972 sposa e da cui ha un figlio, Barnaby, oggi regista televisivo. Il matrimonio finisce quattro anni dopo<ref name="smh.com.au"/>. Nel 1977 al [[Festival di Cannes]] incontra il compositore francese [[Jean-Michel Jarre]], che sposa l'anno successivo; dal matrimonio nascono altri due figli.
 
===Gli anni recenti===
Negli [[anni 1990|anni novanta]], se si eccettua qualche rara apparizione cinematografica, si dedica soprattutto alla televisione, per tornare sul grande schermo nel nuovo decennio. Tra i suoi ultimi film si segnalano i due diretti da [[François Ozon]]: ''[[Sotto la sabbia]]'' (2000) e ''[[Swimming Pool (film 2003)|Swimming Pool]]'' (2003) che le valgono varie candidature a premi come il [[Premio César per la migliore attrice|Cèsar]] e l'[[European Film Awards|European Film Award]] e, nel 2003, la vittoria di quest'ultimo. Nel 2013 interpreta il ruolo della neuropsichiatra Evelyn Vogel nella nota serie americana ''[[Dexter (serie televisiva)|Dexter]]'', dal nome dell'omonimo serial killer di cui sarà la coprotagonista.
 
Nel 2015 vince l'[[Orso d'argento per la migliore attrice]] al Festival di Berlino con ''[[45 anni]]'' di [[Andrew Haigh]], al fianco di [[Tom Courtenay]] (anch'egli premiato come [[Orso d'argento per il miglior attore|migliore attore]]). Il film, che tratta di una crisi coniugale dopo quarantacinque anni di matrimonio, è un successo di critica<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.rottentomatoes.com/m/45_years/ |titolo=45 Years (2015) |editore =[[Rotten Tomatoes]] |accesso=19 gennaio 2016}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url = http://www.metacritic.com/movie/45-years|titolo = 45 Years|editore = [[Metacritic]]|accesso = 19 gennaio 2016}}</ref> che permette all'attrice di venire candidata ad altri premi importanti: agli [[European Film Awards 2015]] vince il secondo premio come [[European Film Awards per la miglior attrice|migliore attrice europea]], oltre a quello alla carriera e viene candidata ai [[premi Oscar 2016]] come [[Oscar alla miglior attrice|migliore attrice protagonista]]. Ha inoltre vinto la [[Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile]] al [[74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|Festival di Venezia 2017]] per il film ''[[Hannah (film 2017)|Hannah]]''<ref>{{cita web|http://www.repubblica.it/speciali/cinema/venezia/edizione2017/2017/09/09/foto/charlotte_rampling-175006854/1/#1|Charlotte Rampling, stella assoluta di 'Hannah', vince la Coppa Volpi femminile|data=9 settembre 2017|accesso=10 settembre 2017}}</ref>.
 
== Filmografia ==