Jojo Rabbit: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di 5.170.69.91 (discussione), riportata alla versione precedente di 151.70.82.129 Etichetta: Rollback |
I soldati che catturano Jojo sono americani e non russi Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 67:
Quando gli uomini della Gestapo arrivano in casa Berger per una perquisizione, Elsa si finge Inge, la sorella di Jojo, ed esibendo la sua carta di identità toglie loro ogni sospetto. In seguito si rende conto che Klenzendorf, anch'egli presente all'ispezione, ha intuito la finzione e ha coperto Elsa. Il giorno dopo Jojo scopre con orrore che tra i cittadini impiccati quotidianamente nella piazza della città in quanto dissidenti politici vi è anche sua madre. Devastato, torna a casa dove prova a pugnalare Elsa, per poi abbandonarsi al pianto e venire confortato dalla ragazza. Intanto, la guerra sta giungendo al termine e americani e sovietici sono ormai alle porte della città.
Jojo reincontra Yorki, che è stato arruolato,
Arrivato a casa, Jojo, per non restare solo, dice a Elsa che la Germania ha vinto la guerra e che lei dovrà continuare a restare nascosta in casa sua. Quando si accorge che la ragazza è distrutta dalla notizia, le legge una nuova lettera scritta sotto la falsa identità di Nathan, in cui le dice che esiste un modo per incontrarsi a Parigi. Jojo rimane scioccato quando la ragazza gli rivela che il suo ragazzo è morto l'anno precedente di tubercolosi. Jojo prende coraggio e dichiara il suo amore per lei, ed Elsa gli dice che anche lei lo ama, ma come un fratellino. Jojo ha un ultimo incontro con l'Hitler immaginario, che gli ordina di tornare dalla parte del nazismo, ma Jojo non è disposto a rinunciare ad Elsa e, con un calcio, lo scaraventa fuori dalla finestra. Il bambino ed Elsa escono in strada, dove i soldati americani passano giubilanti, e la ragazza capisce che è tutto finito. Così, prima schiaffeggia Jojo per averle mentito, ma poi inizia a ballare con lui in strada, entrambi finalmente liberi.
|