Max Calandri: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Negli anni trenta inizia la sua attività nel mondo del cinema come aiuto regista e direttore di produzione; si cimenta anche nel doppiaggio, prestando la voce a [[Stuart Erwin]] nell'edizione italiana di ''[[Incatenata (film 1934)|Incatenata]]''.<ref>{{Cita news |pubblicazione= Cinema Illustrazione |capitolo= Le ombre e la voce. Ovvero: i misteri del doppiato svelati al pubblico |url=https://fondazionecsc.b-cdn.net/wp-content/uploads/2019/11/Cinema_Illustrazione_1935_n.16.pdf |volume=n. 16 |anno= 1935 |p= 6}}</ref> Nel 1943 si trasferisce al nord per aderire alla [[Repubblica Sociale Italiana]]<ref>{{Cita news |titolopubblicazione= Qualestoria |capitolo=La cortina di celluloide. Come il cinema negli anni della Guerra fredda ha raccontato la questione di Trieste |autore= |autore-capitolo=Walter Zele |volume=n. 2 |url=https://archive.org/details/QualeStorian22016/page/154/mode/2up?q=%22Max+Calandri%22&view=theater |anno=dicembre 2016 |p=154 |ISSN= 0393-6082}}</ref> e lavorare al [[Cinevillaggio]] della [[Giudecca]], dove dirige nel [[1944]] il suo primo film, ''[[Rosalba (film)|Rosalba]]'', insieme al regista [[Ferruccio Cerio]].
 
Nel dopoguerra girerà altri film spesso ambientati a [[Venezia]], per chiudere la sua carriera nel [[1959]].