Recoaro Terme: differenze tra le versioni

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=== Architetture civili ===
[[File:Villino Tonello.JPG|thumb|Villino Tonello]]Il villino Tonello (1863-1868) detto Villa Margherita perché vi soggiornò la regina d’Italia Margherita con l’erede al trono Vittorio Emanuele fu progettato dall’architetto vicentino [[Antonio Caregaro Negrin]]. La villa rappresenta un significativo esempio di edificio liberty: una torretta ottagonale svetta dal corpo centrale con funzione di belvedere e le facciate sono aperte da numerose finestre al paesaggio montano. L’arredamento interno in marmi pregiati e legno, oggi perduto, fu studiato nei minimi dettagli dal Caregaro Negrin. <ref> Bernardetta Ricatti Tavone, ''Le terme di Recoaro nell’Ottocento: dal Neoclassicismo al Protoliberty'',in “Stile e struttura delle città termali”, Bergamo 1985 pp.46-64</ref>.
 
[[File:Recoaro terme3.jpg|thumb|Stabilimento balneo-idroterapico]]
Lo stabilimento Balneo-idroterapico delle Fonti Centrali (1873-1876) fu progettato dall’architetto [[Antonio Caregaro Negrin]] secondo le migliori tecnologie dell’epoca per poter gareggiare con i centri termali più esclusivi d’Europa. Lo stabilimento, nato per esigenze di funzionalità, venne comunque curato dall’architetto con attenzione a dettagli di pura eleganza. L’edificio su più livelli ha verso il piazzale delle Terme un corpo allungato con una parte centrale più elevata come le ville rinascimentali. Ai lati gli alti camini delle caldaie assumono funzione decorativa. Tutto il parco all’intorno venne riprogettato con arredi d’epoca cosicché l’aspro paesaggio, illeggiadrito dalle forme della nuova architettura, assunse un carattere romantico. L'edificio fu gravemente danneggiato nel bombardamento del 1945 e poi ricostruito senza la parte elevata centrale. <ref>Bernardetta Ricatti, ''Antonio Caregaro Negrin e le terme di Recoaro'', in “Antichità viva” 18/5/ 1979, pp.48-58</ref>
 
La Sala Regina chiamata anche Teatro delle Marionette risale alla seconda metà dell’Ottocento. Presenta un’elegante facciata con portoncini abbelliti da decorazioni a stucco e motivi cromatici che richiamano quelli tipici del Caregaro Negrin. Fu uno dei pochi teatri stabili di marionette d’Italia e ospitò dal 1920 al 1960 la [[Primaria Compagnia Veneta Marionettistica Lazzarini]].