Libro d'ore: differenze tra le versioni

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Almeno nel XV secolo, le officine olandesi e parigine producevano libri d'ore per la distribuzione, senza aspettare singole commissioni. Questi a volte erano con spazi lasciati per l'aggiunta di elementi personalizzati come feste locali o araldica.
[[File:Schwarzes_Stundenbuch_edit.jpg|miniatura|''Ore nere'', Morgan MS 493, ''Pentecoste'', fogli 18v/19r, c. 1475–80. [[Morgan Library & Museum]], New York]]
Lo stile e la disposizione dei libri d'ore tradizionali divennero sempre più standardizzati intorno alla metà del XIII secolo. Il nuovo stile può essere visto nei libri prodotti dal miniatore di Oxford, [[William de Brailes]], membro degli [[ordini minori]], che gestiva un laboratorio commerciale. I suoi libri includevano vari aspetti del Breviario e altri aspetti liturgici ad uso dei laici. "''Incorporò un calendario perpetuo, Vangeli, preghiere alla Vergine Maria, la Via Crucis, preghiere allo Spirito Santo, Salmi penitenziali, litanie, preghiere per i defunti e suffragi ai Santi.'' ''L'obiettivo del libro era aiutare la sua devota protettrice a strutturare la sua vita spirituale quotidiana secondo le otto ore canoniche, dal Mattutino alla Compieta, osservate da tutti i devoti membri della Chiesa. Il testo, arricchito da rubricature, dorature, miniature e belle miniature, cercava di ispirare la meditazione sui misteri della fede, il sacrificio compiuto da Cristo per l'uomo e gli orrori dell'inferno, e di evidenziare in modo particolare la devozione alla Vergine Maria la cui popolarità era al culmine durante il XIII secolo.''"<ref>{{cita|Webb-Albers 2001|p. 354}}.</ref> Questa disposizione si mantenne negli anni poiché molti aristocratici commissionarono i propri libri d'ore.
 
Entro la fine del XV secolo, l'avvento della [[stampa]] rese i libri più convenienti e gran parte della classe media emergente poteva permettersi di acquistare un libro d'ore stampato e nuovi manoscritti furono commissionati solo dai più ricchi. Il primo libro d'ore stampato in Italia data al [[1472]] a [[Venezia]], per opera di J. Nelson, mentre dal [[1476]] cominciò la loro produzione anche a [[Napoli]] (Moravo-Preller). Nel 1478 W. Caxton produsse il primo libro d'ore stampato d'Inghilterra a [[Westminster]], mentre i Paesi Bassi ([[Bruxelles]] e [[Delft]]) iniziarono a stampare libri d'ore nel [[1480]]. Si trattava di libri ornati con [[xilografie]], inizialmente in numero ridotto e poi sempre più frequenti.<ref name="TREC">{{cita|Treccani|}}.</ref> In Francia, i tipografi ricorsero invece ad incisori che emulassero le miniature sparse nella pagina tipiche del libro d'ore manoscritto, tirando poi la pubblicazione su pergamena invece che su carta e non disdegnando far colorare i disegni a mano: es. il libro d'ore stampato nel 1487 da Antoine Vérard.<ref>{{cita libro|lingua=fr|autore=Renouvier J|titolo=Des gravures en bois dans les livres d'Anthoine Verard, 1485-1512|città=Parigi|anno=1859}}</ref><br/>