Peter Bogdanovich: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichetta: Annullato |
Etichetta: Annullato |
||
Riga 27:
Così, dopo aver lavorato per la [[televisione]] statunitense e al fianco di [[Jack Nicholson]] in ''[[Il serpente di fuoco]]'' (1967), girò il suo primo [[film]] ''[[Bersagli]]'' nel 1968, che fu essenzialmente un omaggio all'attore [[Boris Karloff]]. Malgrado lo scarso successo, questo film è importante perché contiene in embrione tutte le tematiche dei suoi film successivi e in particolare il ripensamento sul cinema del passato.<ref>Fernaldo Di Giammatteo, ''Nuovo dizionario universale del cinema: gli autori'' Editori riuniti, Roma, 1996, p. 149. ISBN 978-8835941347</ref> Iniziò con questo film il sodalizio artistico col direttore della fotografia [[László Kovács (fotografo)|László Kovács]], che curerà la luce in quasi tutte le sue opere successive.
Grandissimo estimatore del [[cinema]] statunitense degli anni d'oro, rese un secondo omaggio a una figura ammiratissima, [[John Ford]], uno dei padri del [[western]], realizzando un [[documentario]] sul vecchio regista, intitolato ''[[Diretto da John Ford]]'' (1971). Lo stesso anno diresse ''[[L'ultimo spettacolo]]'', che lo fece conoscere al pubblico internazionale. Girato in bianco e nero con una minuziosa ricostruzione scenografica e una ripresa dei moduli registici degli [[anni '50]], il film ricostruisce l'ambiente della provincia americana e la fine delle illusioni di un gruppo di giovani che coincide con la chiusura di una sala cinematografica. In questa pellicola, che fu candidata a otto [[Premio Oscar|Oscar]] e ne vinse due<ref>[[Cloris Leachman]] e [[Ben Johnson]] come migliori attori non protagonisti</ref>, esordì come protagonista la ventunenne [[Cybill Shepherd]], fino ad allora modella. Fra lei e il regista nacque una relazione che portò al divorzio di Bogdanovich con Polly Platt, madre delle sue due figlie.
Già dai suoi primi lavori traspare la filosofia di Bogdanovich: tutti i grandi film sono già stati realizzati, e ai contemporanei non resta altro che proporre una poetica della nostalgia, rifacendo i grandi e insuperati classici degli [[anni 1940|anni quaranta]] e [[anni 1950|cinquanta]].
I suoi successivi film sono [[remake]] originali e ricercatissimi sul piano formale: ''[[Ma papà ti manda sola?]]'' (1972), una [[Slapstick|slapstick comedy]] costruita sulla falsariga di ''[[Susanna!]]'' di [[Howard Hawks]], e ''[[Paper Moon - Luna di carta]]'' (1973), ispirato al cinema di [[Frank Capra]]. La rievocazione dell'America della depressione, ma soprattutto la rivisitazione dell'immagine dell'infanzia nelle commedie degli [[anni '30]], fecero guadagnare al film quattro candidature all'Oscar
I due film successivi videro come protagonista ancora Cybill Shepherd, ma non suscitarono l'entusiasmo né del pubblico, né della critica. Il primo era una riduzione da un testo letterario, ''[[Daisy Miller (film)|Daisy Miller]]'' (1974), dal [[Daisy Miller (romanzo)|romanzo omonimo]] di [[Henry James]]; il secondo, ''[[Finalmente arrivò l'amore]]'' (1975) fu un tipico [[musical]] in stile [[anni 1930|anni trenta]];
Riga 41:
Tornò poi a recitare nella pluripremiata [[serie televisiva]] de ''[[I Soprano]]'', interpretando il ruolo del [[Personaggi secondari de I Soprano#Dr. Elliot Kupferberg|dottor Kupferberg]], l'analista della [[Jennifer Melfi|dott.ssa Melfi]]: ha anche diretto un episodio della 5ª stagione della serie. In omaggio al suo personaggio, ha anche prestato, in originale, la voce a un analista ne ''[[I Simpson]]''.
Bogdanovich è morto a [[Los Angeles]] il 6 gennaio 2022, all'età di 82 anni, per complicazioni della [[malattia di Parkinson]].<ref> https://www.hollywoodreporter.com/movies/movie-news/peter-bogdanovich-dead-last-picture-show-1235070769/ </ref>
== Vita privata ==
|