Franco Califano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 67:
{{Vedi anche|Maxiprocesso alla Nuova Camorra Organizzata}}
[[File:Franco Califano arrestato.jpeg|thumb|Franco Califano arrestato nel marzo 1984.]]
Nel 1984 Califano viene arrestato dai [[Carabiniericarabinieri]], che irrompono nella sua villa di [[Primavalle]], con l'accusa di [[associazione mafiosa|associazione per delinquere di stampo camorristico]] e [[traffico di stupefacenti]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1013_01_1984_0062_0001_23361003/ Archivio La Stampa - Arrestato Califano]</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/16/califano-in-ospedale-per-un-arresto-cardiaco.html|titolo=CALIFANO IN OSPEDALE PER UN ARRESTO CARDIACO - La Repubblica}}</ref>. Finisce in [[Prigione|carcere]] nell'ambito di un maxi-blitz contro gli affiliati alla [[Nuova Camorra Organizzata]] di [[Raffaele Cutolo]], in cui viene coinvolto anche il noto [[conduttore televisivo]] [[Enzo Tortora]]. Le accuse si basano sulle dichiarazioni di pentiti: secondo Giovanni Melluso, detto "''Gianni il bello''" o "''Cha-Cha''", e Pasquale D'Amico (due dei principali accusatori di Enzo Tortora), Califano avrebbe spacciato [[cocaina]] nel mondo dello spettacolo per conto del boss [[Camorra|camorrista]] [[Raffaele Cutolo]] e del [[malavita|malavitoso]] milanese [[Francis Turatello]] e nel 1978 avrebbe cantato a una festa dedicata a Cutolo, ricevendo come pagamento 250 grammi di cocaina<ref name=":0">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/07/arringa-dei-difensori-di-califano.html|titolo=L' ARRINGA DEI DIFENSORI DI CALIFANO - La Repubblica}}</ref>.
 
Califano non negherà mai la sua fraterna amicizia con Turatello (da lui raccontata nel libro autobiografico ''Senza manette''): infatti il bambino fotografato con lui sulla copertina dell'album ''[[Tutto il resto è noia]]'' è il figlio di Turatello, Eros<ref>{{Cita web|url=https://www.globalist.it/culture/2017/03/30/tutto-il-resto-e-noia-40-anni-di-un-capolavoro-213855.html|titolo=Tutto il resto è noia, 40 anni di un capolavoro|sito=Globalist|lingua=it|accesso=2020-05-11}}</ref>. Tuttavia Califano negherà qualsiasi coinvolgimento in attività criminali. Nel processo che seguì Califano è stato infine assolto insieme ad Enzo Tortora e a molti altri imputati "''perché il fatto non sussiste''" poiché i giudici ritennero le accuse dei pentiti inattendibili e i fatti contestati non provati.